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Presidenza Trump

Mattarella dice che i dazi di Trump sono inaccettabili: “Ma l’Europa è forte, li può contrastare”

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha criticato i dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti Trump, dicendo che chiudere i mercati è “inaccettabile” per l’Italia. Poi ha aggiunto che bisogna “essere sereni”, perché l’Unione europea ha “la forza” per “contrastare una scelta così immotivata”.
A cura di Luca Pons
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I dazi creano una situazione "inaccettabile" per l'Italia, e che dovrebbe essere inaccettabile anche "per tutti i Paesi del mondo". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un nuovo attacco più o meno indiretto alle tariffe imposte dagli Stati Uniti di Donald Trump, dopo quello di pochi giorni fa. Oggi il capo dello Stato ha parlato all'evento Agricoltura è, ed è tornato sul tema.

"La cooperazione ed i mercati aperti corrispondono a due interessi vitali: la pace e i nostri concreti interessi come Paese esportatore", ha detto. I dazi invece "creano ostacoli ai mercati, ostacolano la libertà di commercio, alterano il mercato, penalizzano i prodotti di qualità perché tutelano quelli di minore qualità. Questo per noi è inaccettabile ma dovrebbe esserlo per tutti i Paesi del mondo. Una collaborazione su regole leali è indispensabile". Ogni tanto i paletti internazionali in vigore oggi vengono violati, però "la risposta non sono i dazi, ma le regole da far rispettare".

La scorsa settimana, parlando davanti a produttori di vino e olio, Mattarella aveva parlato di "protezionismi immotivati" che rischiano di "danneggiare" le eccellenze italiane. Oggi ha ribadito il messaggio, ovvero che le guerre commerciali spesso rischiano di portare a guerre militari, e che nessuno ne uscirà vincitore: "Sono guerre di contrapposizione, che inducono poi a contrapposizioni sempre più dure e pericolose".

Ora, l'Europa è chiamata a rispondere ai dazi di Trump, che partiranno il 2 aprile. L'Ue ha già annunciato delle contromisure, anche se poi la Commissione europea ha fatto sapere che intende far slittare la loro applicazione: non più l'inizio di aprile, ma la metà del mese.

Mattarella si è mostrato fiducioso: "Bisogna essere sereni", ha insistito, "senza alimentare un eccesso di preoccupazione". Il motivo, ha spiegato, è che "l'Unione europea, di cui facciamo saldamente parte, ha la dimensione, la consistenza e la forza per interloquire con calma e autorevolezza, per contrastare una scelta così immotivata come i la chiusura dei mercati".

Proprio perché "l'Europa è un soggetto forte e autorevole", bisognerà "interloquire sul piano economico con calma ma anche con determinazione". Per farlo, l'Unione europea dovrà dare "risposte veloci e tempestive". Insomma l'Ue "ha bisogno di aggiornarsi".

D'altra parte, ha sottolineato, "mercati contrapposti mettono in pericolo la fiducia tra i Paesi e la collaborazione internazionale". Invece "mercati aperti con commerci comuni creano rapporti di fiducia, di conoscenza, una tessitura di collaborazione che garantisce la pace. Per questo la nostra posizione è chiarissima: per la pace nel mondo e per il vantaggio delle popolazioni occorre avere mercati aperti, e questa è una regola di civiltà".

A un giovane presente alla manifestazione che gli chiedeva se fosse preoccupato, il presidente della Repubblica ha risposto: "Speriamo che il buon senso prevalga". Resta da vedere se gli Stati Uniti proseguiranno con la linea dura sui dazi, se la risposta dell'Unione europea sarà efficace e come si posizionerà l'Italia, che finora con il governo Meloni ha tenuto una linea piuttosto favorevole a quella del presidente Trump.

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