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Mattarella dice che bisogna tutelare i migranti, perché dietro ai numeri ci sono donne e bambini

Il Presidente della Repubblica, durante gli auguri al corpo diplomatico, ha sottolineato che “dietro ai freddi numeri delle statistiche sui migranti ci sono donne, bambini e famiglie” e perciò bisogna “tutelare i loro diritti”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La guerra in Ucraina, i migranti e il futuro dell'Onu. Durante i suoi auguri al corpo diplomatico, il Presidente della Repubblica tocca tutti i temi più importanti di politica internazionale. Almeno in quest'anno condizionato, ovviamente, dal conflitto in Ucraina. Sergio Mattarella, però, non è presente davanti agli ambasciatori per via della sua positività al Covid. In videocollegamento, il capo dello Stato sottolinea: "I flussi migratori stanno vivendo una forte intensificazione quale diretta conseguenza dell'insicurezza alimentare e dell'instabilità prodotte dalla guerra". E invita tutti a una profonda riflessione: "Il primo irrinunciabile obiettivo della comunità internazionale deve essere quello della tutela dei diritti dei migranti. Se ricordassimo, che dietro i numeri che freddamente vengono enunciati nelle statistiche sui migranti, ci sono bambini, donne, famiglie, sarebbe più semplice credo farci guidare soprattutto dal principio di realtà e di solidarietà nell'individuare soluzioni".

"Mai avremmo pensato che un Paese come la Russia, a noi così vicino per cultura e storia, potesse arrivare al punto di attaccare le infrastrutture civili dell'Ucraina al fine crudele di privare la popolazione di luce, acqua e riscaldamento per tutto il lungo e rigido inverno di quei luoghi – dice Mattarella – Un anno fa, in questa stessa circostanza, ci auguravamo un futuro migliore dopo le sofferenze causate in ogni continente dalla pandemia. Mai avremmo pensato di dover assistere, pochi mesi dopo, all'immane disastro causato dalla guerra di aggressione scatenata dalla Russia contro l'Ucraina. Un'aggressione che ha fatto ripiombare l'Europa in un incubo che eravamo certi fosse destinato a rimanere nelle pagine più buie della nostra storia. Mai avremmo pensato che quell'incubo potesse ripresentarsi".

Il Presidente Mattarella si chiede come possiamo accudire le nostre democrazie e lavorare per una pace giusta: "La comunità internazionale dispone degli strumenti per assolvere questo compito, ed è necessario che i governi ripongano fiducia in quelle organizzazioni, a cominciare dalle Nazioni Unite, che nacquero proprio per rispondere all'esigenza di tutelare pace e democrazia". E aggiunge: "Oggi la comunità internazionale, noi tutti, dobbiamo prenderci cura della democrazia".

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