Mattarella bacchetta i No Vax: “Insensate teorie contro la scienza non possono prevalere”
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2021/10/13839732_medium-1200x675.jpg)
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un intervento in occasione della cerimonia di consegna delle onorificenze dell'Ordine "Al Merito del Lavoro" ai Cavalieri nominati il 2 giugno 2020 e 2021, manda un messaggio chiaro ai No Vax: "Non possono prevalere i pochi che vogliono, rumorosamente, imporre le loro teorie antiscientifiche, che danno sfogo, talvolta, ad una violenza insensata, persino con la devastazione dei centri in cui i nostri concittadini si recano per essere vaccinati e sfuggire al pericolo del virus", ha detto, facendo un riferimento preciso alle piazze delle ultime settimane dei No Green Pass, e in particolare all'attacco alla sede della Cgil a Roma, organizzato da Forza Nuova per protestare contro l'obbligo della certificazione verde nei luoghi di lavoro.
"La ripartenza è una strada nuova. Dobbiamo percorrerla con determinazione e con speranza. Come è accaduto in altri momenti della nostra storia, quando nel dopoguerra la ricostruzione è cominciata dalle macerie, quando un nuovo modello sociale, più capace di benessere, di opportunità e diritti, è scaturito dal concorso di forze e di persone che quel benessere non l'avevano mai conosciuto".
"Gli italiani hanno dimostrato serietà e senso della comunità ed è grazie a loro se registriamo una crescita incoraggiante. La ricerca e i vaccini ci hanno ridato spazi di libertà e la possibilità di riprendere in mano le nostre vite", ha dichiarato il Capo dello Stato.
"L'alleanza tra generazioni, che questa cerimonia simboleggia, è una condizione per uscire dallo stallo che il Paese ha vissuto", ha affermato. "Sono proprio i cambiamenti profondi intervenuti nella società – demografici, culturali, persino antropologici – a imporci di sanare, bene e in tempi rapidi -ha sottolineato il Capo dello Stato – quelle fratture che rischiano di farci di arretrare, di disperdere le forze, di impoverire il capitale più prezioso che abbiamo, quello umano. La marginalità di parte del mondo giovanile è sempre stata ragione di indebolimento delle società e delle economie. In una stagione di innovazione così accelerata, come quella attuale, sarebbe una menomazione ancor più insopportabile. Non dobbiamo permetterlo".