Mattarella apre il meeting di CL: “Non ci difenderemo alzando muri”
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"Attenti a non cadere nell'errore di ritenere nuove false soluzioni già vissute e fallite nel breve Novecento. Non ci difenderemo alzando muri verso l'esterno, o creando barriere divisorie al nostro interno. Al contrario". Sono queste le parole più significative pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso del suo intervento al meeting di Comunione e Liberazione, che si apre oggi a Rimini.
Il riferimento è ovviamente ai "cambiamenti epocali di questo tempo", di fronte ai quali non bisogna "farsi vincere dalla paura" e spingere verso soluzioni facili. Anche perché il contesto nel quale stanno avvenendo i fenomeni migratori appare sempre più segnato dalla disuguaglianza, non solo in campo economico. Spiega Mattarella: "Tante nuove diseguaglianze stanno emergendo. Spesso sono proprio i giovani a pagarne il prezzo più alto. Occorre ricominciare a costruire ponti e percorsi di coesione e sviluppo. Occorre rendersi conto che vi è un destino da condividere".
La condivisione di cui parla il Presidente della Repubblica è sì quella dei "benefici e delle responsabilità", ma anche quella delle "difficoltà" che le sfide del futuro presentano e che chiamano soprattutto i più giovani a uno scatto, a un impegno concreto e immediato. In particolare, aggiunge: "L'attitudine dei giovani a diventare protagonisti della propria storia costituisce l'energia vitale di un Paese. Questa spinta vale più di qualunque indice economico o di borsa. La nostra società sta invecchiando e ci sono rischi oggettivi che le potenzialità dei giovani vengano compresse".