Matrimoni, Draghi: “Serve pazienza, capisco le coppie, ma non si può rischiare il contagio”
Pazienza, dice Draghi. Serve ancora pazienza. Il presidente del Consiglio, rispondendo ad un'interrogazione parlamentare del deputato Roberto Occhiuto di Forza Italia, ha spiegato le prospettive a breve termine per il settore dei matrimoni. Soprattutto rispetto a ciò che il governo intende fare per sostenerlo economicamente, guardando anche alla ripartenza degli eventi come si facevano in passato. "La questione del settore delle cerimonie sarà all’attenzione della prossima Cabina di regia a Palazzo Chigi che si terrà lunedì 17 maggio – ha annunciato Draghi – Quella sarà l’occasione per dare maggiori certezze a tutto il comparto che ha subito danni economici significativi".
Draghi ha spiegato che l'attenzione del governo è nel "bilanciare le ragioni dell’economia con quelle della salute". I matrimoni "sono un’occasione di socialità che può favorire la diffusione del contagio", ha sottolineato il presidente del Consiglio rispondendo all'interrogazione durante il question time. "Come in altri casi – ha aggiunto – il governo intende adottare un approccio graduale e allentare le restrizioni a seconda dell’andamento epidemiologico e della campagna vaccinale". Nessuna data, dunque, per la ripartenza del settore.
Dal punto di vista economico, Draghi ha spiegato che "il governo resta vicino agli operatori del settore" e ha ricordato che "nell’ultimo decreto Sostegni presentato alle Camere abbiamo stanziato 200 milioni per l’anno in corso a favore anche delle imprese operanti nel settore dei matrimoni". Poi ha annunciato che "ulteriori misure d’indennizzo sono previste nel nuovo decreto Sostegni la settimana prossima". Infine il presidente del Consiglio si è rivolto direttamente alle "tante coppie che stanno programmando i loro matrimoni". Draghi ha detto di capire la loro preoccupazione, perché "il festeggiamento di una circostanza così importante è un desiderio che abbiamo avuto tutti". Ma è fondamentale però "avere ancora un po’ di pazienza, per evitare che quella che deve essere un’occasione di gioia e spensieratezza si trasformi in un potenziale rischio per i partecipanti".