Maternità surrogata e cancellazione atti di nascita, come il governo discrimina i figli delle coppie LGBT
È iniziato ieri in Aula, tra tensioni e proteste, l'iter parlamentare della controversa proposta di legge sulla Gestazione per altri reato universale, presentata da Fratelli d'Italia. Nel frattempo a Padova la Procura ha fatto sapere di voler impugnare 33 certificati di nascita relativi a 33 coppie di mamme dal 2017 ad oggi, un atto che di fatto priverà dei diritti 33 bambini – alcuni dei quali hanno già 6 anni e sono cresciuti con due mamme – e che probabilmente aprirà la strada ad altre iniziative analoghe in altre città, in cui i sindaci in passato hanno concesso alle coppie omogenitoriali di trascrivere i certificati di nascita. Ne abbiamo parlato con il costituzionalista Salvatore Curreri, professore di Diritto costituzionale e pubblico comparato presso l'Università di Enna "Kore".
È legittima la cancellazione dei certificati di nascita a Padova?
L'esperto ha spiegato che quello che ha deciso l'autorità giudiziaria a Padova, e che potrebbe ripetersi anche altrove, è legittimo: "Il sindaco di Padova e tanti altri sindaci che hanno provveduto alla trascrizione dei figli di entrambi i genitori hanno un po' forzato la legge, perché non è prevista questa soluzione: soltanto chi ha un legame biologico con un bambino può essere registrato. Quindi se si tratta di coppie omosessuali il genitore cosiddetto ‘intenzionale' per legge non dovrebbe essere registrato".
"Il primo a fare da proposta alle trascrizioni fu il Comune di Torino, con la sindaca Appendino, poi altre città seguirono il suo esempio. Questo tipo di provvedimenti, proprio perché sono fatti in violazione della legge, possono essere impugnati. Anche alla luce di quello che ha detto la Cassazione, cioè il fatto che per i figli di coppie omosessuali, per quanto riguarda il genitore intenzionale, si dovrebbe ricorrere all"adozione in casi particolari'. Anche se in realtà la Cassazione si è pronunciata sui figli di coppie omosessuali maschili, perché nel loro caso c'è il ricorso alla maternità surrogata".
"Contestando proprio questa decisione della Cassazione, e la conseguente circolare del ministero dell'Interno, alcuni sindaci hanno ritenuto che si potesse procedere quantomeno per i figli delle mamme, che in molti casi hanno fatto ricorso all'estero alla fecondazione eterologa, una pratica che è consentita nel nostro ordinamento ma solo per le coppie eterosessuali, non per quelle omosessuali", ha spiegato Curreri a Fanpage.it.
Nel caso di Padova, nelle coppie di mamme investite dal provvedimento, potrebbero esserci due donne entrambe genitrici intenzionali, che non hanno cioè un rapporto biologico con il figlio. Oppure in alcuni casi una delle due mamme potrebbe essere genitrice biologica, potrebbe aver donato l'ovulo poi impiantato in una gestante, che ha portato avanti la gravidanza. "Una complessità di situazioni. Personalmente ritengo che il diniego da parte della Procura per i figli nati da coppie maschili avrebbe un qualche fondamento, perché sicuramente una coppia di uomini ha fatto ricorso alla maternità surrogata all'estero. Per le coppie femminili ha ancora meno senso, perché non è detto che abbiano fatto ricorso alla Gpa. Era comunque una situazione di illegalità, per cui il pm poteva intervenire".
Le conseguenze della decisione della Procura di Padova per i minori
Il punto è però che il provvedimento della Procura ha degli effetti diretti sui bambini, che hanno un rapporto giuridico con entrambi i genitori, di cui magari hanno anche acquisito il cognome. "Bisogna precisare che se un bambino è trascritto come figlio adottato, per come è regolata oggi l'adozione in casi particolari, la stepchild adoption, i rapporti sono soltanto tra il figlio e il genitore intenzionale, non si estendono anche ai parenti del genitore", ha sottolineato Curreri. "Ma questi bambini perdono comunque un genitore".
Inoltre "l'adozione in casi particolari avviene sempre con il consenso dell'altro partner, che può concederla ma può anche revocarla. Tutte queste criticità sono state evidenziate dalla Corte Costituzionale nel 2021: i giudici hanno detto che l'adozione in casi particolari può essere una soluzione praticabile, però dovrebbe essere rivista, perché attualmente non garantisce né il genitore intenzionale, perché con l'altro partner non è in una situazione paritaria, né il minore".
Ora comunque le coppie di mamme di Padova potranno fare ricorso: "Il genitore che si vedrà tolta la potestà genitoriale può impugnare questo provvedimento dinanzi al Tar e a quel punto andrà a sollevare di nuovo la questione di legittimità costituzionale, e porterebbe nuovamente la questione all'attenzione della Corte. Ma come dicevo, già nel 2021 la Consulta ha rilevato l'insufficienza della disciplina legislativa, rinviando ovviamente la questione al legislatore, che però sul punto non interviene. Anzi ora andiamo nella direzione opposta".
Gpa reato universale: è costituzionale?
Scendendo nel dettaglio della proposta di Fdi, la relatrice del provvedimento, Augusta Montaruli, ha detto che prevedere la punibilità del reato commesso all'estero è assolutamente costituzionale, in quanto il divieto di maternità surrogata è stato già ritenuto legittimo dalla Consulta, e il legislatore può punire il reato di Gpa anche se si fa ricorso a questa pratica all'estero. Per le opposizioni, in particolare per Riccardo Magi, segretario di +Europa, invece sarebbe incostituzionale rendere la Gestazione per altri reato universale. Chi ha ragione?
Molti esperti sono convinti che non si possa introdurre un reato universale, perché non si può punire un cittadino italiano per una condotta commessa all'estero in un Paese in cui è lecita, almeno in quei 20 Stati in cui la Gpa è consentita. Il professor Curreri ha una posizione un po' differente.
"A me non convince l'argomento portato avanti da alcuni colleghi, perché sarebbe come dire che il nostro Paese è un po' alle dipendenze degli altri e rinuncia alla propria sovranità. Per cui è se un Paese riconosce che è lecito quello che per noi è reato allora non lo possiamo punire".
Nel nostro codice penale, ha ricordato poi Curreri, ci sono già reati perseguibili anche se commessi all'estero, come la tratta di donne e di minori (art. 537 c.p.). "Si tratta di un reato che, al pari dell"utero in affitto', si connota per la riduzione in schiavitù della persona e della sua mercificazione, offendendone in modo intollerabile i diritti e la stessa dignità di persona umana. Sono personalmente contrario all"utero in affitto', non alla maternità surrogata, se parliamo di luoghi in cui è legale la surrogazione di maternità per altruismo o per spirito samaritano".
"Questa pratica, quando è gratuita, è invece secondo me assolutamente legittima. E anzi trova riscontro già nel nostro ordinamento, che ammette la possibilità di fare donazioni o di parti del proprio corpo, come sangue, midollo osseo, tessuti e cellule umani e staminali, oppure consente la donazione del seme per l'eterologa. Quindi così come un uomo potrebbe donare il suo seme, forse una persona potrebbe donare l'ovulo o rendersi disponibile a una gestazione, se per esempio c'è un rapporto di parentela, se non c'è mercimonio o se non è previsto un corrispettivo in denaro".
Il professore sostanzialmente ha ricordato che oggi in Italia è già consentita la donazione volontaria e gratuita di gameti ed embrioni per la fecondazione eterologa (in base all'articolo 12, 6° comma, legge n. 40/2004, ammessa dalla Corte Costituzionale, sentenza n. 162/2014). Seguendo questo ragionamento quindi si potrebbe ritenere ammissibile il ricorso alla Gpa, gratuita e/o samaritana, per esempio nel caso in cui una donna sterile non sia in grado di portare avanti una gravidanza.
Perché il governo vuole punire la Gpa?
"Il vero effetto che il governo vuole ottenere con questa disposizione e con il reato universale di maternità surrogata, è la funzione di deterrenza nei confronti delle coppie che fanno ricorso a questa pratica all'estero, sia omosessuali che eterosessuali (quelle LGBT+ sono di gran lunga la minoranza ndr). Per non essere denunciate le coppie omosessuali rinunceranno a chiedere la trascrizione del figlio, perché sarebbero costrette ad ammettere che il loro bambino è nato tramite maternità surrogata", ha detto Curreri a Fanpage.it.
"Le coppie eterosessuali che ricorrono alla Gpa, se rientrano in Italia dall'estero con un bambino, non destano alcun sospetto. Quelle omosessuali, invece, sapendo di rischiare una pena pecuniaria pesantissima, da 600mila a un milione di euro, e fino a due anni di carcere, non si autodenunceranno, non chiederanno la trascrizione dell'atto di nascita né l'adozione in casi particolari. Il che significherà che il bambino avrà al massimo il solo genitore biologico, cioè il padre che ha fornito il seme o la madre che ha fornito l'ovulo impiantato in un'altra donna. In pratica il governo vuole fare in modo che d'ora in poi (la legge se venisse approvata non sarebbe retroattiva ndr) al genitore intenzionale non sia concessa nemmeno l'adozione in casi particolari. È evidente che un tale intento dissuasivo per le coppie omosessuali è assolutamente discriminatorio".