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Maternità surrogata, Boschi contro Schlein: “Era al Pride e poi diserta l’Aula per il voto sulla Gpa”

Maria Elena Boschi (Iv) attacca Elly Schlein, assente alla Camera nel giorno in cui è stata votata la proposta di legge sulla Gpa reato universale: “Ero con Elly al Pride e mi sarebbe piaciuto che Elly fosse stata con me in Parlamento a votare sulla GPA. Su un provvedimento così importante mi sarei aspettata di sentire la sua voce anche alla Camera, peccato”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Ero con Elly al Pride e mi sarebbe piaciuto che Elly fosse stata con me in Parlamento a votare sulla GPA. Su un provvedimento così importante mi sarei aspettata di sentire la sua voce anche alla Camera, peccato". È l'attacco che Maria Elena Boschi nei confronti della leader del Pd Elly Schlein, che in occasione del Pride, lo scorso 10 giugno, ha sfilato per le vie di Roma, per dare il proprio sostegno alla comunità Lgbt.

L'ex ministra renziana ha però fatto notare che sebbene la segretaria dem fosse presente in piazza in quell'occasione, non ha partecipato ai lavori dell'Aula della Camera mercoledì, quando è arrivato il primo via libera – con 166 sì e 109 no – alla proposta di legge presentata da Fdi (la prima firma è di Varchi) che punta a introdurre il reato universale per chi ricorre alla maternità surrogata, anche all'estero, in Paesi in cui la gestazione per altri è regolamentata. Se la legge passasse anche al Senato le coppie che ricorrono a quello che la maggioranza chiama ‘utero in affitto', rischierebbero fino a due anni di carcere.

Il capogruppo di Azione-Iv Matteo Richetti aveva annunciato che avrebbe lasciato libertà di coscienza ai suoi: il Terzo Polo si è diviso in tre: quattro deputati hanno votato a favore, Mara Carfagna, Giuseppe Castiglione, Antonio D'Alessio, Maria Chiara Gadda e Ettore Rosato; sette contro, e cioè Fabrizio Benzoni, Maria Elena Boschi, Enrico Costa, Mauro Del Barba, Valentina Grippo, Matteo Richetti, e Daniela Ruffino; mentre quattro si sono astenuti, Elena Bonetti, Isabella De Monte, Naike Gruppioni, Giulio Cesare Sottanelli. Il resto dell'opposizione, Pd, M5s, Alleanza Verdi e sinistra e +Europa, ha votato compatto contro la pdl. Ma si sono registrate diverse assenze tra i banchi del centrosinistra: 15 del Pd, tra cui appunto Elly Schlein; 14 del M5s compreso Giuseppe Conte; e tre di Az-Iv.

Durante l'esame degli emendamenti tra l'altro è stata bocciata anche la proposta di Riccardo Magi sulla maternità surrogata solidale, che avrebbe regolamentato la Gpa in modo dettagliato, istituendo un Registro nazionale delle gestanti. Il Partito Democratico ha deciso in questo caso di non partecipare al voto, con due sole eccezioni: Paola Demicheli ha votato contro e Bruno Tabacci si è astenuto. Il centrosinistra è andato in ordine sparso: il M5s si è astenuto, mentre Avs si è spaccata: Sinistra italiana ha votato a favore, mentre i Verdi hanno votato contro. Il Terzo Polo ha votato contro, tranne Benzoni di Azione (la deputata di Azione Pastorella era assente ma aveva firmato l'emendamento).

Secondo Maria Elena Boschi (tra coloro che hanno votato contro la proposta di Varchi) Giorgia Meloni "non otterrà assolutamente nulla facendo diventare la GPA reato universale, così come non ha ottenuto nulla con il decreto Rave. Sono norme bandiera che le servono per dire che lei è sempre la stessa Giorgia populista di sempre", ha detto la capogruppo di Iv in un'intervista a La Stampa.

"Sul piano pratico non otterrà nessun effetto, perché nessun Paese dove la GPA è consentita collaborerà. I processi ai genitori resteranno senza condanne, ma i figli avranno lo stigma di essere figli del reato".

E attacca i leader del Pd e del M5s, che hanno disertato l'Aula: "Schlein e Conte da deputati avrebbero potuto esserci. La loro fuga dall'Aula è imbarazzante. Sulla GPA solidale ci sono nodi etici, giuridici e medici ancora aperti. Lo ha spiegato bene in aula una donna di sinistra, Luana Zanella", ha detto ancora. "Il Pd ha scelto di non scegliere, non partecipando al voto sulla gestazione solidale. Ed ha votato contro la proposta di cancellare il reato di gestazione per altri in Italia. Esattamente l'opposto della linea che professa Schlein nelle piazze. Il terzo polo ha scelto di lasciare libertà di coscienza su un tema etico. Rispetto profondamente i miei colleghi che hanno votato in modo diverso da me. Noi rispettiamo la libertà di tutti, la coscienza di tutti. Ci siamo confrontati nel gruppo e deciso che ognuno avrebbe votato liberamente".

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