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Massimo D’Alema compie 70 anni: “Comunismo non va restaurato, ma chi non lo ricorda è senza cuore”

Massimo D’Alema ha compito 70 anni e per festeggiare ha riunito molti volti noti della sinistra italiana. Nella giornata di celebrazioni non sono mancati i ricordi alla tradizione politica, pur nelle sue divisioni: l’ex segretario dei Ds ha ricordato l’ideologia alla base del partito dichiarando che “chi non ricorda il comunismo è senza cuore”.
A cura di Annalisa Girardi
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In foto: Massimo D'Alema.
In foto: Massimo D'Alema.

Massimo D'Alema ha compiuto 70 anni. Per festeggiare, l'ex primo ministro alla guida dei Democratici di Sinistra (Ds) ha riunito molti vecchi colleghi e visi conosciuti della sinistra italiana per un rinfresco all'Istituto Gramsci. All'organizzazione delle celebrazioni Ugo Sposetti, ex tesoriere dei Ds. Presenti anche gli altri due segretari del partito, Walter Veltroni e Piero Fassino. Nell'occasione, D'Alema ricorda il suo percorso in politica, definendosi "profondamente sentimentale" al ricordo delle radici storiche della sinistra e della ideologia, quella comunista, che ha influenzato tutta una carriera. "Chi vuole restaurare il comunismo è senza cervello, ma chi non lo ricorda è senza cuore", afferma. "Bisogna ripartire dalla sinistra che si è persa, tornare a quello che siamo, ai nostri valori, soprattutto in un momento storico come questo", continua poi D'Alema.

Spetta a Fassino rivolgere gli auguri all'ex primo ministro a nome di tutti i presenti. "Meriti un ringraziamento", afferma, sottolineando che nonostante le spaccature del gruppo politico, per cui molti esponenti sono entrati nelle file del Partito Democratico mentre altri ancora, fra cui lo stesso D'Alema, hanno formato Articolo1, la giornata rimane un evento per ricordare la storia della sinistra italiana. La scelta del luogo, l'Istituto Gramsci, rispecchia lo spirito delle celebrazioni, in onore di una tradizione politica che ha influenzato la carriera di tutti i presenti.

Walter Veltroni, storico rivale di D'Alema commenta così la sua presenza all'evento: "È il compleanno di Massimo e sarebbe assurdo non esserci", sottolineando poi, come hanno fatto in molti, che il ritrovo non ha alcun significato politico. Si tratta semplicemente di un' occasione per festeggiare l'ex segretario Ds, che ripete: "Abbiamo una radice comune al di là delle strade che ciascuno ha preso". Una giornata, spiega Fassino, per mostrare riconoscenza ad un leader, "al di là che si possano condividere o meno alcuni passaggi" da lui compiuti, senza nostalgia del passato.  La comunità della sinistra storica si riunisce quindi in quella che è una bella occasione, conclude Sposetti.

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