Mascherine sui mezzi pubblici: cosa cambia da oggi e dove restano obbligatorie

È addio (quasi) alle mascherine. Certo, a meno che non siano nuovamente necessarie in futuro per via di una recrudescenza importante della pandemia di Covid. Ma tutto dipenderà – ovviamente – dalle decisioni del prossimo governo, che sulla carta non sembra orientato verso le misure di contenimento della pandemia utilizzate in passato. O almeno così hanno sostenuto negli anni. In ogni caso da oggi scatta un'ennesima nuova fase, con un altro tassello che si aggiunge per il ritorno alla famosa normalità tanto invocata. È scaduto ieri, 30 settembre, l'obbligo di indossare la mascherina Ffp2 sui mezzi di trasporto pubblico: treni, bus, pullman, tram. Il governo ha deciso di non prorogarlo e così la regola è decaduta.
Tutto ciò coincide, tra l'altro, con una nuova impennata dei casi, come dimostra il monitoraggio Iss di ieri. Si tratta di un'ondata attesa – ha detto Pregliasco a Fanpage.it – ma in ogni caso in diverse Regioni i nuovi contagi stanno crescendo rapidamente.
Perciò da oggi per salire sui mezzi pubblici non serve più la mascherina. Ma il dispositivo di protezione individuale è ancora necessario nelle strutture sanitarie. Il ministro Speranza, infatti, ha firmato un'ordinanza che sarà in vigore fino al 31 di ottobre:
È fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali di cui all'articolo 44 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2017.
L'obbligo in questione riguarda, appunto, utenti, lavoratori e visitatori. Gli unici esclusi sono i bambini sotto ai sei anni e chi ha patologie o disabilità che non gli permettono di indossare la mascherina.