Mascherine, No vax, bollettino: tutte le svolte del governo Meloni sulla pandemia di Covid
La gestione della pandemia di Covid è stato l'aspetto più criticato da Fratelli d'Italia all'opposizione negli ultimi anni, sia prima con il Conte due che dopo con il governo Draghi. Perciò, dopo la vittoria alle elezioni e la formazione dell'esecutivo targato Meloni, era ampiamente pronosticabile che alcune cose sarebbero cambiate. La sensazione è che sia un "liberi tutti", contestano le opposizioni. Non che ci si aspettasse qualcosa di molto diverso, a partire dalla commissione d'inchiesta sul Covid promessa per mesi da Fratelli d'Italia e che raccoglie l'appoggio anche di parte dell'opposizione (il Terzo polo).
L'uomo dietro alla svolta del Paese – Covid parlando – è il nuovo ministro della Salute Orazio Schillaci. Pochi giorni fa ha usato la sua parola chiave: "Liberalizzazione". La linea sarà questa: il ritorno alla normalità pre pandemia, anche se non sappiamo ancora se sarà a prescindere dall'eventuale evoluzione della curva dei contagi in inverno. Al momento, però, le decisioni vanno tutte nella stessa direzione: i medici No vax saranno reintegrati immediatamente, prima della scadenza prevista dai decreti del governo precedente e fissata a fine anno; le multe da cento euro per gli over 50 che non si sono vaccinati – nonostante l'obbligo – saranno cancellate; il bollettino dei contagi da Covid giornaliero diventerà settimanale.
C'è anche un'altra questione su cui deve arrivare a stretto giro una decisione del governo Meloni e del ministro Schillaci. Oppure una non decisione, che alla fine cambia la forma ma non la sostanza. Il 31 ottobre scade l'ordinanza di Speranza che obbligava a tenere la mascherina negli ospedali e nelle residenze sanitarie assistenziali. Non si sa ancora se verrà rinnovata o meno. Negli ospedali, però, già si protesta contro questa ipotesi: "L'emergenza non è finita, anche se al momento la pressione ospedaliera è sotto controllo – dice il segretario di Anaao Assomed, Pierino Di Silverio – Per questo, abbassare la guardia, ipotizzando di abolire l'obbligo delle mascherine negli ospedali, sarebbe un rischio che non possiamo correre, anche perché proprio negli ospedali ci sono i soggetti più fragili e più a rischio".