Mascherine in luoghi di lavoro privati solo raccomandate e smartworking per fragili: nuovo protocollo
Nel lavori privato dovrebbe rimanere l'utilizzo delle mascherine, ma senza alcun obbligo, e lo smartworking per i dipendenti fragili. È il contenuto della bozza di protocollo condiviso di aggiornamento delle misure anti Covid tra governo e parti sociali, che Fanpage.it ha potuto visionare. Tra le misure c'è anche l’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37 gradi e mezzo) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria.
"L'uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo facciali filtranti FFP2 – si legge nel testo – rimane un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori ai fini della prevenzione del contagio, soprattutto nei contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative. A tal fine, il datore di lavoro assicura la disponibilità di FFP2 al fine di consentirne ai lavoratori l'utilizzo nei contesti a maggior rischio".
E ancora: "Il datore di lavoro, in collaborazione con il medico competente anche sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi, individua particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (FFP2), avendo particolare riguardo ai soggetti fragili sulla base di valutazioni del medico competente".
Il tavolo con le parti sociali sul protocollo anti-Covid per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro è stato aggiornato alle 17 di oggi pomeriggio, per dare il tempo alle parti di avanzare eventuali proposte di modifiche e per valutare le soluzioni che tengano fermi alcuni principi di prevenzione nel mutato contesto epidemiologico.
Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha detto a Radio Anch'io che "la posizione del governo rimarrà la stessa, cioè quella di una forte raccomandazione" nei luoghi di lavoro.
"È vero – ha aggiunto – che c'è un aumento dei casi, ma è anche vero che per quanto riguarda l'occupazione dei posti letto nei nostri ospedali, siamo di fronte a numeri ampiamente sotto controllo. Non credo sia corretto veicolare messaggi di paura o di troppa preoccupazione".
Il lavoro agile
Per quanto riguarda il lavoro agile, si legge, "Pur nel mutato contesto e preso atto del venir meno dell'emergenza pandemica, si ritiene che rappresenti, anche nella situazione attuale, uno strumento utile per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti ai rischi derivanti dalla malattia". A quanto si apprende le parti sociali e i ministeri concordano sulla necessità di prorogare la disciplina a protezione dei lavoratori fragili fino al 31 dicembre.