Mascherine, nelle scuole è meglio usare quelle chirurgiche. Ma quelle in tessuto non sono vietate
Mancano esattamente dieci giorni alla riapertura delle scuole. Studenti e studentesse in tutta Italia torneranno tra i banchi, ma ci sono ancora molti interrogativi che non hanno ricevuto una risposta chiara. In primis, la questione delle mascherine. Che tipo di dispositivi dovranno essere utilizzati? Li fornirà direttamente l'istituto o spetterà alle famiglie occuparsene? Dovranno essere indossati dall'ingresso a scuola fino al termine delle lezioni? Il comitato tecnico scientifico, che in questi giorni sta affiancando i ministeri coinvolti nel programmare la ripartenza, ha indicato delle linee guida: facciamo un po' di chiarezza. A scuola sarebbe meglio indossare la mascherina chirurgica, che verrà fornita agli studenti direttamente dagli istituti che in questi giorni stanno ricevendo i dispositivi direttamente dal commissario straordinario, Domenico Arcuri. Ma questo non significa che sia vietato ricorrere a quelle lavabili in tessuto. Se un giorno il dispositivo chirurgico non fosse disponibile, ad esempio, lo studente potrà indossare quella personale di stoffa.
Spetterà poi alle famiglie assicurarsi che queste vengano lavate e disinfettate ogni giorno. Gli esperti del cts suggeriscono di indossare in forma prioritaria sempre la mascherina chirurgica, ma quelle in tessuto non sono vietate. Potrebbe infatti capitare che un istituto rimanga senza la fornitura quotidiana di 11 milioni di mascherine per tutti gli studenti. In quel caso, potranno essere utilizzate le mascherine riutilizzabili. Almeno per quanto riguarda gli studenti: per gli insegnanti rimane sempre l'obbligo di usare il dispositivo chirurgico. Fonti ministeriali della maggioranza però smentiscono e rimandano alle ultime indicazioni degli esperti per cui nelle scuole sarebbe obbligatorio utilizzare esclusivamente la mascherina chirurgica: gli studenti dovrebbero quindi utilizzare solo quelle che vengono loro fornite dal commissario Arcuri e distribuite dagli istituti.
Le mascherine devono essere utilizzate da tutti gli studenti al di sopra di sei anni. "L'utilizzo della mascherina, possibilmente chirurgica, rappresenta un cardine della prevenzione, unitamente alla corretta igiene delle mani e degli ambienti e alla loro costante aerazione", si ribadisce anche sul sito del ministero dell'Istruzione, che poi specifica: "Nelle situazioni in cui non sia possibile garantire il distanziamento fisico descritto, sarà necessario l'utilizzo della mascherina per gli studenti di età superiore a 6 anni". Nei corridoi, entrando o uscendo dall'istituto, andando al bagno e, in generale, in tutte quelle situazioni dove è possibile che si vengano a costituire assembramenti e dove la distanza di almeno un metro tra una persona e l'altra non può essere garantita, la mascherina va indossata. In classe, quando l'alunno è seduto al proprio banco, posto secondo i criteri del distanziamento fisico, allora questa potrà essere tolta. Tuttavia, se in un'aula il metro tra un posto a sedere e l'altro non dovesse essere garantito, allora la mascherina torna ad essere il dispositivo di protezione da utilizzare. Sempre nel sito del ministero si comunica che ulteriori decisioni in materia dovrebbero arrivare nei primi giorni di settembre.