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Covid 19

Mascherine e green pass, dove servono ancora e cosa è cambiato dal primo maggio

Dal primo maggio sono scattate le nuove regole Covid: è praticamente un addio al green pass, mentre le mascherine al chiuso sono ancora obbligatorie in alcuni luoghi.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Addio mascherine, addio green pass. Dal primo maggio l'Italia ha fatto il passo più importante da un anno a questa parte nell'allentamento delle restrizioni dovute alla pandemia di Covid. La certificazione verde non serve quasi più da nessuna parte e l'obbligo di indossare la mascherina al chiuso è stato notevolmente ridimensionato. Insomma, qualche regola ancora c'è, ma è il primo vero e proprio tentativo di ritorno alla normalità in convivenza forzata con il virus. Giusto o sbagliato che sia, infatti, il governo – allineato con quanto fatto dagli altri Paesi – ha deciso di rimuovere praticamente ogni restrizione nonostante il numero dei casi sia ancora altissimo. Certo, sappiamo bene che – soprattutto grazie ai vaccini – è molto meno probabile che chi si ammala finisca in terapia intensiva o che muoia, ma molti esperti continuano a nutrire dubbi sulla decisione di eliminare tutte le regole.

Dove serve ancora il green pass dal primo maggio

Dal primo maggio – dicevamo – l'obbligo di green pass e mascherine è stato notevolmente ridimensionato: la certificazione verde non verrà richiesta praticamente più, l'unico caso in cui sarà ancora obbligatorio esibirla riguarda gli ospedali e le residenze sanitarie assistenziali, per far visita a parenti e amici ricoverati. Si tratta di una accortezza per tutelare i luoghi più a rischio, dopo che altre fasi della pandemia di Covid hanno mostrato quanto siano in pericolo. Questo obbligo, per ora, è stato rinnovato fino al 31 dicembre. Con esso resta in vigore anche l'obbligo vaccinale per medici, infermieri e personale sanitario, sempre fino a fine anno. A differenza di tutti gli altri over 50, per cui la regola sarà in vigore fino al 15 giugno, ma il rischio è ridotto alla semplice multa da 100 euro.

Fino a quando sarà obbligatoria la mascherina al chiuso

La mascherina al chiuso, invece, va ancora indossata in diversi luoghi e attività. Con l'ordinanza ponte del ministro Speranza e l'emendamento del governo al decreto Covid, è stato prorogato l'obbligo fino al 15 giugno per:

  • mezzi di trasporto pubblico locale, come autobus, metro e tram
  • mezzi di trasporto a lunga percorrenza, come treni, aerei e navi
  • cinema, teatri e sale da concerto al chiuso
  • palazzetti dello sport al chiuso
  • ospedali e rsa
  • scuola

In tutti questi luoghi bisognerà indossare ancora la mascherina fino a metà giugno e sarà necessaria la Ffp2 (strutture sanitarie e scuole escluse). Tutte le altre attività, sia quelle all'aperto che quelle al chiuso non menzionate – come bar, ristoranti, negozi, supermercati, stadi, discoteche… – saranno libere dall'obbligo di indossare la mascherina. Sul lavoro tutto dipenderà dai protocolli aziendali, ma in generale – come dimostra la circolare del ministro Brunetta per la Pubblica amministrazione – si tratta di una raccomandazione e non di un obbligo.

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