Mascherine al chiuso, dove saranno obbligatorie dal primo maggio: arriva il nuovo decreto
Il tempo delle mascherine ancora non è finito. Il governo sta per prendere una decisione importante: prorogare l'obbligo di indossare le mascherine al chiuso, ma non ovunque. Domani dovrebbe tenersi la riunione con gli esperti, poi giovedì il Consiglio dei ministri. I dettagli tecnici del provvedimento ancora non sono decisi – se sarà un nuovo decreto Covid o un'ordinanza del ministro della Salute – ma dal governo sono sicuri: si farà. Perciò niente addio alle mascherine il primo maggio, come prevede il calendario della fine delle restrizioni approvato dal governo un mese fa. Si andrà avanti con i dispositivi di protezione al chiuso.
Le mascherine serviranno ancora al chiuso dopo il primo maggio in tutti i mezzi di trasporto pubblico, da quello locale a quello a lunga percorrenza. Parliamo di metro, autobus, treni, aerei, pullman e navi. Allo stesso modo l'obbligo verrà prorogato anche in cinema, teatri e sale da concerto al chiuso. Probabilmente anche nei palazzetti dello sport, sempre al chiuso. Su questi punti sembra esserci già un sostanziale accordo nella maggioranza, anche se non è ancora chiaro se si tratterà di imporre le mascherine chirurgiche o continuare con le Ffp2. La seconda opzione è la più probabile. Inoltre, come già previsto dall'ultimo decreto, si continuerà con le mascherine a scuola fino alla fine dell'anno.
La discussione, al momento, è ancora aperta sul tema lavoro. È ormai noto da tempo che il governo è spaccato tra aperturisti e rigoristi, tra chi avrebbe tolto le restrizioni già a marzo e chi predica prudenza. Perciò si andrà avanti a mediare nei prossimi giorni, perché l'ipotesi di prorogare l'obbligo di mascherina al chiuso sul posto di lavoro per tutti sta trovando molta resistenza da una parte della maggioranza. Si potrebbe decidere di limitare la regola ai soli dipendenti pubblici, o direttamente ai lavoratori che sono a contatto con i clienti. Oppure, ipotesi più accreditata al momento, si potrebbe lasciare libere le aziende private di decidere autonomamente se applicare o meno la misura di sicurezza. La discrezione, insomma. Il che, in sostanza, vorrebbe dire non prorogarla affatto per il settore privato.
Sulla scadenza di queste nuove regole, invece, non c'è ancora molta chiarezza. Se sappiamo che l'intenzione del governo è quella di prorogare la regola non sappiamo infatti fino a quando. È ragionevole pensare che si tratti di "qualche settimana ancora", come ha accennato questa mattina il sottosegretario Sileri. La scadenza, perciò, potrebbe essere fissata il 31 maggio, con il primo giugno a fare da definitiva data spartiacque. Insomma, al più tardi all'inizio dell'estate le regole Covid saranno effettivamente cancellate.