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Mascherine al chiuso anche a maggio: fine dell’obbligo potrebbe slittare

Secondo il consulente del ministro Speranza, Walter Ricciardi, è difficile che l’obbligo di mascherina al chiuso venga rimosso dal 1 maggio.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le mascherine potrebbero essere obbligatorie anche a maggio. Nonostante da oggi sia definitivamente finito lo stato d'emergenza per il coronavirus, il governo non ha ancora fissato una data per il superamento di questa misura anti Covid, che resterà in vigore per tutto il mese di aprile. Secondo il calendario delle riaperture stabilito fino ad ora le mascherine potrebbero essere eliminate a maggio, anche se manca ancora l'ufficialità.

In base alla roadmap dell'esecutivo, a partire dal 1 maggio non dovrebbe essere più richiesta la mascherina in tutti i luoghi al chiuso, e nemmeno la certificazione verde, che non sarà più necessaria nelle aziende, all'interno di bar e ristoranti e sui mezzi di trasporti a lunga percorrenza.

Il consulente del ministro della Salute Speranza, Walter Ricciardi, frena però sull'eliminazione delle mascherine, il cui uso, fino a che ci sarà la pandemia, è inderogabile. Nel piano del Governo c'è la possibilità di togliere le mascherine al chiuso dal primo maggio. Ma c'è anche la garanzia, sia dal parte del presidente del Consiglio sia da parte del ministro della Salute, di monitorare con grande attenzione la curva epidemica e decidere di conseguenza. In aprile monitoreremo quindi, ma mi sembra molto difficile poterla togliere, al chiuso, dal primo maggio", ha detto all'Adnkronos Salute.

"Tutti i Paesi che hanno dato scelto di togliere la mascherina al chiuso – ha ricordato Ricciardi – hanno dovuto fare marcia indietro e ripristinarla. Ma proprio tutti: l'Austria, la Francia, la Germania". Ricciardi ha sottolineato, inoltre, che oggi seppure è "finita l'emergenza giuridica l'allarme sanitario resta. E dobbiamo stare molto attenti a non sottovalutarlo perché ci troviamo di fronte a una variante contagiosissima, la più contagiosa dall'inizio della pandemia. Dobbiamo cercare di gestirla. Questo vuol dire ripresa delle vaccinazioni, soprattutto tra le fasce di età fragili, i non vaccinati e i vaccinati solo con due dosi. Serve ancora un comportamento responsabile e questo vuol dire anche uso della mascherina". 

Il ministro della Salute Speranza ha ribadito oggi che la mascherina andrà indossata per tutto aprile. Tra due settimane verrà presa una decisione sull'eventuale proroga o meno dell'obbligo, ma il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha assicurato che l'obiettivo è comunque quello di rimuovere la misura al più presto: "L'obiettivo del governo è arrivare all'1 maggio e non prevedere più la mascherina, anche nei locali al chiuso: ci sono le condizioni per raggiungerlo. Ci possono essere situazioni particolari dove sarà ancora consigliato o previsto al chiuso, ma anche questo è un segno di ritorno alla normalità e dobbiamo veicolare messaggi di fiducia e positività a chi si è vaccinato. Sicuramente ci sono le condizioni per arrivare a un'estate senza restrizioni: oggi abbiamo oltre il 92% di cittadini protetti dal vaccino e questo ci consente di affrontare anche una possibile fase critica nel post estate", ha detto oggi a Skytg24.

Anche nel caso in cui il governo dovesse stabilire l'eliminazione dell'obbligo di indossare il dispositivo di protezione al chiuso secondo alcuni esperti sarebbe opportuno mantenerlo comunque. Secondo Claudio Mastroianni, presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e ordinario di Malattie infettive all'Università Sapienza di Roma, lo stop all'obbligo della mascherina al chiuso "andrebbe valutato sulla circolazione del virus e dovrebbe essere anche responsabilizzato il singolo individuo. Nei Paesi orientali è abitudine di tutti portare la mascherina quando c'è la stagione fredda e circolano virus influenzali. Quindi il suggerimento è di tenerla".

Il professore non è sicuro che bisognerà lasciare l'obbligo del dispositivo di protezione per tutto il 2022: "Non dobbiamo porre la questione in questi termini ma è chiaro che chi è molto fragile o immunodepresse dovrebbe essere spinto, proprio per la sua condizione, a tenerla sempre al chiuso". 

Anche Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano, concorda sull'utilità di continuare ad utilizzare le mascherine: "Al di là dell'obbligo di cui potremmo anche fare a meno perché la gente ormai è matura, credo che sia un ottimo consiglio portarla laddove il contatto con le altre persone è molto ravvicinato. Specie in questa fase in cui il virus sta circolando molto, pur senza causare patologie gravi". 

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