Marò, Girone e Latorre chiedono di passare il Natale in Italia
Nuova richiesta dei marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, alla Corte Suprema indiana. I due fucilieri di marina, accusati dell’uccisione di due pescatori indiani al largo delle coste del Kerala durante un'operazione internazionale anti-pirateria, hanno chiesto una maggiore flessibilità a riguardo delle loro condizioni cautelari. Lo riferisce la stampa indiana. La Corte Suprema dovrebbe valutare tale istanza in un’udienza che si terrà martedì mattina. Girone avrebbe sottolineato il fatto di non aver potuto più tornare in Italia dalla sua famiglia dal marzo dello scorso anno, quando usufruì di un permesso in occasione delle elezioni legislative. E chiede quindi di poterlo fare in maniera temporanea per un periodo di tre mesi, includendo le festività natalizie. In particolare, Girone ha evidenziato il pesante impatto psicologico che la sua prolungata assenza sta avendo sui suoi figli, un maschio e una femmina.
Da parte sua Latorre, in Italia dal 13 settembre dopo l'ictus che lo ha colpito a New Delhi, vorrebbe dai giudici un ulteriore periodo di quattro mesi per proseguire il suo percorso terapeutico e sottoporsi anche ad un altro intervento (dovrebbe rientrare in India il prossimo 13 gennaio). La difesa dei due fucilieri ricorda alle autorità indiane la lentezza del giudizio, visto che il processo aperto dopo l'incidente avvenuto quasi 3 anni è da tempo sospeso in attesa di sciogliere il nodo di quale polizia possa presentare il rapporto sull'accaduto. Ad ogni modo, se si considera che il 19 dicembre la Corte chiuderà per le festività di fine anno fino al 2 gennaio 2015, la settimana che inizia oggi appare importante per il futuro dei marò .