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Mario Monti: “Il rigore può generare ripresa economica”

In occasione della visita a Palazzo Chigi del premier irlandese Edna Kenny, il Presidente del Consiglio ha evidenziato il nesso tra politiche di rigore e crescita economica, citando proprio il caso irlandese.
A cura di Alfonso Biondi
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Il Presidente del Consiglio Monti

Mario Monti "è riuscito a far crescere nuovamente la reputazione dell'Italia in questo brevissimo periodo. Gli elogi, gli ennesimi, per il nostro Presidente del Consiglio stavolta arrivano dal premier irlandese Edna Kenny, ricevuto oggi a Palazzo Chigi. Nel corso della conferenza stampa congiunta, Kenny ha poi ricordato che quello di oggi rappresenta "il primo incontro ufficiale di un premier irlandese con uno italiano dal 2004" e che Irlanda e Italia "hanno forti legami di collaborazione culturale ed economica".

Monti elogia la bontà delle politiche di rigore irlandesi- Lo scambio di complimenti, però, è stato reciproco: il nostro Presidente del Consiglio ha infatti plaudito le politiche economiche messe in campo dall'Irlanda per fronteggiare la congiuntura economica sfavorevole, riconoscendo che la sua economia, guidata da Kenny, "rappresenta una buona dimostrazione di quello che anche in Italia diciamo spesso a cittadini e cioè che misure di consolidamento di bilancio, di rigore e riforme strutturali possono essere difficili da affrontare e sopportare nel brevissimo periodo, ma poi generano effettivamente la ripresa della crescita economica". Monti ha argomentato il tutto, citando i dati sul prodotto interno lordo dell'Irlanda negli ultimi anni: nel 2009 Dublino aveva subito una contrazione del pil del 7%; nel 2011, poi, è tornata a crescere e, secondo le ultime previsioni, quest'anno crescerà dello 0,5%. Il professore della Bocconi ha quindi elogiato tale esempio, sottolineando che il rigore è difficile da sopportare, ma che poi "può generare ripresa".

La lettera sulla crescita in Europa- Per Monti, il rapporto di collaborazione tra i due Paesi è stato di fatto sancito dalla firma posta sotto la lettera sulla crescita in Europa. Il professore s'è detto molto lieto del fatto che " le nostre due firme siano da qualche giorno nello stesso documento  e cioè la lettera sulla crescita che 12 capi di governo hanno indirizzato ai presidenti Van Rompuy e Barroso in vista del Consiglio europeo della settimana prossima". Per il Presidente del Consiglio italiano ciò rappresenta un altro segno della forte collaborazione tra Irlanda e Italia.

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