Mario Monti in conferenza stampa: concluse le consultazioni, parti sociali disposte a sacrifici
Soddisfatto dal “senso di responsabilità” di tutte le forze politiche e sociali, così Mario Monti alla stampa riunita in attesa della conclusione delle consultazioni cominciate nella giornata di ieri per la formazione di un nuovo governo tecnico. “Sono soddisfatto, domani mattina sarò dal Capo dello Stato” per sciogliere le riserve e accettare l'incarico di presidente del Consiglio, dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi di sabato scorso. È un bilancio positivo quello che stila il senatore a vita: “Ho riscontrato la piena consapevolezza di tutti e dalla volontà di dare risposte condivise per dare le basi di una crescita stabile e duratura”.
Mario Monti incontra le parti sociali
Il presidente del Consiglio in pectore incontra le parti sociali, domani al Colle presenterà la lista dei ministri del nuovo governo
Colpito particolarmente dalla sensibilità dimostrata dalle numerose parti sociali incontrate oggi, il futuro presidente Monti ne ha sottolineato la “disponibilità a sacrifici parziali in vista di un risultato positivo generale”. Sarà domani in mattinata che Mario Monti si recherà al Quirinale per riferire al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il risultato delle consultazione degli ultimi due giorni. “Vorrei confermarvi fin d’ora la mia assoluta convinzione nelle capacità del nostro Paese di superare la fase così difficile” afferma Monti e il messaggio viene letto come l'implicita accettazione del difficile incarico di primo ministro.
Monti ha spiegato che dalle parti sociali sono arrivate esemplificazioni con la sottolineatura: “Questo eventuale provvedimento non ci entusiasmerebbe ma nel quadro di un contributo complessivo per la soluzione della crisi potremmo essere disposti a considerarlo”. L'esecutivo Monti ha ricevuto oggi anche la benedizione del segretario Pdl, Angelino Alfano: “Il tentativo di Monti è destinato a un buon esisto” al termine delle consultazioni tra l'ex-rettore della Boccini e la delegazione della Maggioranza. Punto cardine: non è prevista una nuova legge elettorale e non ci sarà la reintroduzione dell'Ici.
Roberto Maroni ribadisce durante la trasmissione Ballarò la rottura tra la Lega Nord e il Pdl, che “non è coerente con il risultato elettorale del 2008” come ha sottolineato l'ex-ministro. Intanto, un colloquio di un'ora si è registrato oggi tra il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, e il presidente della Repubblica. Secco no a un esecutivo di politici e pieno appoggio a un governo di tecnici. La lista dei ministri sarà presentata al Quirinale domattina alle 11:00.