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Marino e il giallo di Philadelphia: invitato da “La Salle University”, non si presenta

Dapprima la smentita del Papa, poi è giunta quella del Sindaco di Philadelphia, Michael Nutter. Nel mezzo c’è un invito de “La Salle University” a cui nessuno accenna. Perché Ignazio Marino ha mentito? Per quale motivo nella sua difesa non ha mai accennato all’invito ricevuto da La Salle University e per quale motivo all’improvviso la sua partecipazione è saltata? Chi ha pagato i costi di questa trasferta oltreoceano?
A cura di Charlotte Matteini
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Le polemiche contro Marino non so placano, dopo che nella mattinata del 28 settembre Papa Francesco, rispondendo alle domande di alcuni giornalisti, ha fatto sapere che né lui né gli organizzatori avrebbero invitato Ignazio Marino alla manifestazione tenutasi nei giorni scorsi a Philadelphia. Dal canto suo, Ignazio Marino ha più volte dichiarato di essere stato invitato in città da Michael Nutter, sindaco di Philadelphia, che avrebbe richiesto la presenza del sindaco di Roma per organizzare l'accoglienza a Papa Francesco prevista per la chiusura del World Meeting of Families 2015.

A corroborare parzialmente le dichiarazioni di Marino c'é anche un articolo intitolato "Secutity for Pope Francis: Mayor of Rome promises to help Philadelphia" datato 27 giugno 2015, pubblicato dal Philadelphia Enquirer. Non proprio il tipo di articolo che si dedicherebbe a un imbucato, come l'hanno definito in molti.

Non solo: cercando un po' in rete, si puó facilmente trovare la presentazione dell'International Mayors Forum, un evento tenutosi per la prima volta il 23 settembre a Philadelphia, strettamente correlato al "World Meeting of Families 2015", sponsorizzato da La Salle University e PriceWaterhouse Coopers. Nella presentazione pubblicata il primo settembre sul sito de La Salle si legge:

"Those Mayors participating in the inaugural International Mayors Forum of the World Meeting of Families include:

-Mayor José Antonio Gali Fayad, Puebla, Mexico
-Mayor Mitchell J. Landrieu, City of New Orleans
-Mayor Ignazio Marino, Rome, Italy
-Mayor Michael A. Nutter, City of Philadelphia"

Ignazio Marino figura quindi tra gli ospiti principali della manifestazione dedicata ai Sindaci nel Mondo. Andando avanti si legge poi ancora:

"An invitation-only event, the International Mayors Forum will be attended by more than 1,700 guests, including government officials, religious leaders of many faiths, business professionals, educational leaders, college students and families, including World Meeting of Families Congress participants".

"Evento solo su invito", si legge all'inizio del paragrafo. Sembrerebbe quindi che qualcuno il Sindaco Marino l'abbia invitato per davvero a Philadelphia. Ma c'é un ma: l'International Mayor Forum si é svolto regolarmente il 23 settembre, solo che provando a cercare riscontri sulla presenza di Marino, non si trova alcuna traccia, nonostante inizialmente figurasse tra i principali ospiti. Notando questo particolare, ho scritto un tweet al Sindaco di Roma chiedendo conto di quest'invito a cui nessuno – tantomeno lui – ha mai accennato e Marino ha risposto ammettendo di non aver potuto partecipare al Forum per sopravvenuti impegni, ovvero incontri con potenziali donatori per Roma.

Nonostante questo, però, nella mattinata di oggi, il Portavoce del Sindaco di Philadelphia, raggiunto da una cronista del quotidiano "Il Tempo", ha smentito la difesa di Marino e affermato che delle spese per il viaggio del Sindaco non se n'è fatta carico l'amministrazione di Philadelphia. Una doppia smentita sembrerebbe, quindi, che apre una serie di interrogativi: perché Ignazio Marino avrebbe mentito? Per quale motivo nella sua difesa non ha mai accennato all'invito ricevuto da La Salle University e per quale motivo all'improvviso la sua partecipazione è saltata? Chi ha pagato i costi di questa trasferta oltreoceano? Domande a cui solo Ignazio Marino può rispondere e fornire delle spiegazioni. Spiegazioni, a questo punto, che sarebbero dovute. Non tanto ai giornalisti, quanto ai cittadini romani.

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Milanese, classe 1987, da sempre appassionata di politica. Il mio morboso interesse per la materia affonda le sue radici nel lontano 1993, in piena Tangentopoli, grazie a (o per colpa di) mio padre, che al posto di farmi vedere i cartoni animati, mi iniziò al magico mondo delle meraviglie costringendomi a seguire estenuanti maratone politiche. Dopo un'adolescenza turbolenta da pasionaria di sinistra, a 19 anni circa ho cominciato a mettere in discussione le mie idee e con il tempo sono diventata una liberale, liberista e libertaria convinta.
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