Marina Berlusconi su Trump: “Si comporta da bullo, spero che non rottami l’Occidente”
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Marina Berlusconi si augura che Trump non demolisca l'Europa e l'Occidente. "Spero davvero che il Paese che è sempre stato il principale garante dell'Occidente non abbia ora un presidente che ambisce a diventare lui il ‘rottamatore' dell'Occidente stesso, demolendo così tutto quello che l'America è stata negli ultimi ottant'anni".
In una lunga intervista al Foglio, la figlia di Silvio Berlusconi si sofferma su alcuni temi centrali della politica italiana e internazionale. A partire dalla presidenza Trump, su cui si mostra critica. "Molte delle sue prime mosse purtroppo, assomigliano ad atti di bullismo politico, in cui gli Stati Uniti si pongono come il solo e incontrastato numero uno, mentre gli altri alleati vengono trattati come paesi-satellite".
Il riferimento è ai recenti annunci di nuovi dazi."Non si può ignorare che molti dei primi interventi di Trump hanno sì portato qualche vantaggio immediato agli Stati Uniti, ma alla lunga la sua strategia di mettere gli altri Paesi continuamente sotto pressione si trasformerà in una forza centrifuga sempre più violenta, capace di separare e dividere la comunità occidentale", ha dichiarato.
"L'Europa deve svegliarsi. Meloni? Merita stima", dice
La presidente di Fininvest si sofferma poi sulla situazione europea. "L’Europa deve svegliarsi", dice al direttore Claudio Cerasa. "Penso alla difesa comune, alla politica estera comune, al debito comune, al mercato unico dei capitali: tutti casi in cui l’unione fa la forza". La sua analisi guarda anche alla Germania, dove il 23 febbraio si terranno le elezioni e l‘ultradestra di Afd potrebbe confermarsi secondo partito. "In Europa, in questo momento, ci sono tante destre. Quella italiana – e credo che tutti dovrebbero dargliene atto – riesce a mantenere una posizione di equilibrio e piena adesione ai valori democratici. Mi lasci dire che chi si è inventato il nostro centrodestra trent’anni fa ci aveva visto lungo", dice prima di rivolgere un attestato di stima a Meloni. "Oggi viviamo una fase storica molto difficile e il ruolo di Giorgia Meloni è decisamente complesso: sono convinta che meriti stima e rispetto per quello che sta facendo. Purtroppo la situazione appare molto diversa in altri paesi, dove i movimenti più radicali si stanno rafforzando: in alcuni casi addirittura dettano l’agenda alle forze più moderate", osserva.
"Sono assolutamente antifascista"
Ma diversamente da alcuni esponenti della destra italiana, Marina Berlusconi si dichiara con nonchalance "assolutamente antifascista". "Ma sono anche assolutamente anticomunista. Non vedo come possa non esserlo chiunque dia il giusto valore alla storia. Tutte le polemiche sulla necessità di dirsi antifascisti mi paiono, però, forzature strumentali", dice. "Servono leader politici che guidino la società, invece che lasciarsi guidare solo dalla ricerca del facile consenso, assecondando – e spesso fomentando – la rabbia e le paure della gente", sottolinea. "Oggi ci troviamo a dover fare i conti con problemi giganteschi, che mi pare si possano affrontare in tre modi diversi: possiamo ignorarli, come ha fatto il progressismo più miope, lasciandoli così crescere fino a diventare ingestibili; possiamo inseguire soluzioni semplicistiche ed estreme, che nella realtà però non risolvono assolutamente nulla, anzi si rivelano davvero pericolose; oppure possiamo rimboccarci le maniche, sapendo che i tempi saranno lunghi e le difficoltà enormi, ma che, pezzo dopo pezzo, mediazione dopo mediazione, troveremo una qualche via d’uscita".
Matrimoni gay, gpa, fine vita e cittadinanza
Marina Berlusconi parla anche di cittadinanza, gestazione per altri, matrimoni egualitari e suicidio assistito. Su quest'ultimo, sostiene che porre fine alla propria esistenza con "dignità" debba essere un "diritto" per i "malati incurabili, ovviamente sulla base di una decisione presa in totale libertà e consapevolezza".
Quanto alla gestazione per altri, l'imprenditrice si dice contraria. "Qualcosa di intimo e profondo come la maternità non può trasformarsi in una mercificazione del corpo femminile", spiega. Diversamente, "sono favorevole ai matrimoni gay. Guardi se c'è qualcuno che dà valore alla famiglia, beh quella sono io. Avere una famiglia unita e solida è da sempre l'obiettivo principale della mia vita", ragiona. "Proprio per questo, sono convinta che la famiglia non possa essere ingabbiata in schemi e modelli standard, ma ognuno debba avere il diritto di creare la propria insieme alla persona che ama."
E infine, sulla cittadinanza per chi nasce in Italia la presidente di Mondadori sostiene che serva "molta gradualità", perché "posizioni troppo drastiche e ideologiche non fanno che generare eccessi in senso opposto. Servono piccoli passi in avanti, con l'obiettivo di un'integrazione ragionevole – continua – senza pretendere di cambiare il mondo nello spazio di una notte, altrimenti la sindrome del pendolo colpirebbe ancora".