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Marina Berlusconi non scende in politica

Marina Berlusconi, primogenita del fondatore di Forza Italia, ha dichiarato ancora una volta che non intende scendere in campo: “Mio padre me lo sconsigliava e la mia risposta è: faccio l’imprenditore e voglio continuare a farlo in futuro”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Di una sua possibile discesa in campo se ne parla da tempo, anche prima della scomparsa di suo padre, il fondatore di Forza Italia Silvio Berlusconi. Ma Marina Berlusconi, primogenita dell'ex premier, ha sempre smentito. E ha continuato a farlo anche ieri, quando a margine dell'inaugurazione della nuova libreria Mondadori aperta a Roma nella Galleria Alberto Sordi a pochi passi da Chigi.

"Io di sinistra? Assolutamente no, sono una liberale berlusconiana e ce l'ho nel mio dna. Se scendo in campo? Mio padre me lo sconsigliava e la mia risposta è: faccio l'imprenditore e voglio continuare a farlo in futuro. La politica la seguo con interesse ma non vuol dire che la farò". Ma sul fratello Pier Silvio, e su un suo eventuale ingresso in politica, non si è sbilanciata: "Su Pier Silvio parla Pier Silvio e decide lui", ha tagliato corto. "Però mi sembra che quando gli è stato chiesto di una discesa in campo lui lo abbia escluso".

Ad accogliere l'imprenditrice ieri sera c'erano gli storici collaboratori del Cavaliere, ma anche lo stato maggiore di Forza Italia, "Marina in politica? siete fantasiosi", ha detto Marcello Dell'Utri, anche lui presente. Anche Paolo Berlusconi, interpellato sul punto, ha risposto così: "Marina in campo? ancora questa domanda? Ne ho già mandati tanti di giornalisti a quel paese…". Tra i vertici del partito, assente Antonio Tajani impegnato al G7 Sviluppo a Pescara, a fare gli onori di casa c'erano i capigruppo Paolo Barelli e Maurizio Gasparri, Deborah Bergamini, Patrizia Marrocco, Giorgio Mulè, Licia Ronzulli, Cristina Rossello, Alessandro Sorte, Rita della Chiesa, il sottosegretario all'Editoria Alberto Barachini, ma anche l'ex azzurra Melania Rizzoli. In Insieme ai dirigenti Mediaset e Mondadori presenti anche rappresentanti del governoi, Elisabetta Casellati, Nello Musumeci, Carlo Nordio, Paolo Zangrillo.

Del resto la presidente del Gruppo Mondadori, lo aveva già chiarito più volte. Per esempio in un'intervista al Corriere della Sera, in cui aveva specificato di non essere interessata alla politica, "né oggi, né in futuro". In quella stessa intervista però non aveva mancato di mandare una frecciatina a Giorgia Meloni, criticando la sua linea anti-Lgbt: "Se parliamo di aborto, fine vita o diritti Lgbtq, mi sento più in sintonia con la sinistra di buon senso. Perché ognuno deve essere libero di scegliere. Anche qui si torna alla questione di fondo, quella su cui non credo si possa arretrare di un millimetro: la questione della libertà". Una posizione in netto contrasto con quella portata avanti da Fratelli d'Italia.

Sui temi dei diritti restano distanze tra Marina Berlusconi e Giorgia Meloni: "Non so cosa voterei ad un eventuale referendum sulla cittadinanza, la mia posizione sui diritti è di massima apertura, mentre sulla maternità surrogata trovo agghiacciante che il corpo della donna venga mercificato", ha detto la presidente di Fininvest e del gruppo Mondadori. "Il fenomeno dell'immigrazione è un problema epocale, di una complessità enorme. Si tratta di conciliare l'umanità e il rispetto dei diritti con l'esigenza di norme e sicurezza. Sui diritti la mia posizione è di massima apertura, la regola generale da seguire è quella di dare a tutti la massima libertà di scelta".

Un passaggio anche sul tema delle banche: "Extraprofitti? Resto estremamente negativa su questa logica, la trovo demagogica ed estremamente dannosa per il mercato. Il provvedimento messo in atto dal governo mi sembra condivisibile e di assoluto buon senso, specialmente perché frutto di un accordo tra le parti coinvolte, oltre a tutelare la credibilità del nostro sistema creditizio sul mercato. Trovo che anche la decisione di destinare le risorse ricavate a settori che ne hanno bisogno come la sanità sia una decisione davvero molto giusta". E alla domanda sullo scontro tra politica e magistratura, che si è inasprito negli ultimi giorni, ha risposto così: "Certi giudici sono nemici non di mio padre o della Meloni ma dell'intero Paese…".

Ieri sera dunque ha rassicurato Lega e Fdi sui suoi programmi futuri, confermando l'appoggio all'esecutivo e sottolineando che il suo giudizio sul governo "è assolutamente positivo, sia come cittadina che come imprenditrice".

"Per il lavoro che faccio – ha proseguito -, so bene che la stabilità rappresenta un grande vantaggio competitivo, e il governo Meloni è uno dei più stabili in Europa". "In questi due anni ho poi apprezzato molto la responsabilità che il governo ha mostrato con la messa in sicurezza graduale dei conti pubblici e con una politica estera seria e autorevole. E l'economia ne ha tratto beneficio".

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