Marina Berlusconi attacca Meloni per la tassa sulle banche: “Grandi dubbi, va modificata”
Bene la prudenza del governo, ma la tassa sugli extraprofitti delle banche è un grande errore. Marina Berlusconi non risparmia critiche all'esecutivo, attaccando la scelta di Giorgia Meloni sul prelievo dedicato agli istituti di credito e commentando anche le ultime decisioni della Banca centrale europea. "Speriamo che la cura non uccida il malato – dice la presidente di Fininvest a margine dell'assemblea di Confindustria, parlando dell'aumento dei tassi – È il decimo rialzo consecutivo. Quello che ha fatto fino ad oggi la Bce è stato sicuramente importante per il contenimento dell'inflazione. tanto che il trend la dà in discesa sia per la fine dell'anno sia per l'anno prossimo". Ma aggiunge: "Bisogna però sempre essere consapevoli, tener presente, che questo tipo di interventi hanno un effetto sulla crescita. Siamo al decimo e spero che sia l'ultimo. L'economia ha bisogno di stimoli".
Poi, la prima figlia di Silvio Berlusconi, commenta quanto fatto dal governo di sostenuto dal partito di famiglia: "Ho apprezzato molto l'approccio responsabile del governo e di Giorgia Meloni, sia per la gestione dei conti pubblici sia in politica estera – dice l'imprenditrice – Sono passati solo 12 mesi, restano ancora 4 anni, la legislatura è ancora lunga e ha tante sfide e problemi da affrontare. Va tenuto anche presente che il governo si è trovato ad affrontare una situazione economica complicata". E aggiunge: "Da imprenditrice do grande valore alla stabilità, sono contenta che il Paese abbia un governo espressione della volontà popolare, non accadeva da 12 anni e vi ricordate chi era allora il premier".
Per Meloni, però, non mancano le critiche: "Ho apprezzato molte misure del governo, tra queste non c'è la tassa sugli extraprofitti delle banche – dice Berlusconi – Capisco le motivazioni, ma non sono sufficienti a superare le grandi perplessità che ho sia nel merito sia nel metodo". E ancora: "Non mi piace il termine. Lo trovo fuorviante e anche demagogico, chi stabilisce quanto profitto è extra e quanto è normale? E quale è la misura? Il provvedimento si presta a diversi dubbi, anche costituzionali. Se attuato rischia di rendere il nostro Paese meno attrattivo. Mi auguro che il Parlamento possa modificare la norma rendendolo più equilibrata". Non è un segreto che questo sia l'obiettivo di Forza Italia.
Berlusconi dribbla le domande sulla presidenza di Confindustria, a cui spiega di non essere interessata, e ricorda il padre: "È stato un uomo grande", dice l'imprenditrice. E sull'accordo raggiunto rapidamente con i fratelli sull'eredità, ci tiene a precisare: "È giusto sottolineare quanto sia bella questa dimostrazione di armonia e dignità all'interno della famiglia e quanto sia bello per il nostro papà, perché ci ha educato a quei sentimenti che sono alla base di questa sintonia".