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Marina Berlusconi attacca Report per la puntata sul padre: “Pattume mediatico”. Cosa c’era nell’inchiesta

È polemica sull’ultima puntata di Report, dedicata in buona parte a Silvio Berlusconi e ai suoi rapporti con Marcello Dell’Utri, quelli presunti con Cosa nostra. Marina Berlusconi: “Ignobile e vergognoso esercizio di pseudo-giornalismo”.
A cura di Luca Pons
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"Il servizio che ieri sera Report ha dedicato a Silvio Berlusconi appartiene alla categoria del peggior pattume mediatico-giudiziario". Sono le parole di Marina Berlusconi, figlia dell'ex premier. L'attacco alla trasmissione Rai è arrivato a seguito della puntata trasmessa ieri sera, in cui una lunga inchiesta di Paolo Mondani – quasi un'ora e mezza – ha parlato della figura di Berlusconi, i suoi rapporti con Marcello Dell'Utri e i presunti legami con cosa nostra.

L'accusa di Marina Berlusconi: "Da report peggior pattume, reagiremo per vie legali"

La presidente di Fininvest ha avanzato l'ipotesi di fare causa a Report: "Naturalmente faremo ricorso a tutti gli strumenti legali più idonei per reagire a questo ignobile e vergognoso esercizio di pseudo-giornalismo". Secondo l'imprenditrice la trasmissione ha ripreso "accuse sconnesse, illogiche, già smentite mille volte, utilizzando prevalentemente, addirittura, brani di puntate precedenti, e dando voce a personaggi più che screditati".

In questo modo, Report avrebbe "tentato di riesumare le infamanti, paradossali accuse di una presunta vicinanza di mio padre alla criminalità organizzata: accuse ormai vecchie un quarto di secolo e tutte regolarmente sepolte sotto le plurime archiviazioni decise – sempre su richiesta degli stessi inquirenti – dai Tribunali di Palermo, di Caltanissetta e di Firenze. Accuse totalmente false finite nel nulla, insomma, così come nel nulla non potrà che finire anche l'ultima di queste inchieste, assurdamente riaperta a Firenze molti anni fa, dopo quattro successive archiviazioni".

Marina Berlusconi ha insistito, dicendo che suo padre "è sempre stato in prima fila contro tutte le mafie. I suoi governi hanno varato normative e ottenuto risultati che nessun altro esecutivo italiano può vantare". Al contrario, Report "resta fedele al proprio dogma di disprezzo per la verità e per le garanzie processuali, oltre a perseverare nel consapevole esercizio del peggior ‘disservizio pubblico', che non danneggia soltanto la memoria di Berlusconi, ma tutti coloro che avrebbero diritto a un'informazione basata sui fatti".

La figlia dell'ex presidente del Consiglio ha anche condannato il "delirio calunniatorio" della trasmissione, i cui autori avrebbero "scelto di inserire nel loro montaggio alcune riprese del funerale di mio padre senza che ce ne fosse alcuna necessità", e in più sarebbero "arrivati a irridere quei momenti di cordoglio, sovrapponendo alle immagini del suo feretro una canzonetta ironica: più che una colonna sonora, una colonna infame che viola non solo la deontologia giornalistica, ma il rispetto stesso della dignità umana".

Forza Italia a sostegno di Berlusconi: "La Rai intervenga"

All'attacco di Berlusconi si è unito anche Forza Italia, con una nota dei suoi deputati: "È gravissimo che ieri sera i telespettatori italiani del servizio pubblico siano stati sottoposti ad una sequela di vigliacche menzogne costruite per configurare un chiaro attacco politico di parte". Il partito fondato dall'ex premier ha detto che la trasmissione ha cercato di "condizionare il pensiero di milioni di cittadini" con "un fiume di fango". FI ha chiesto che i vertici della Rai intervengano "immediatamente per fermare questo scempio", arrivato anche a "aizzare il sentimento antisemita contro Israele".

A Forza Italia ha risposto il Movimento 5 stelle, con i suoi esponenti in commissione di Vigilanza Rai, parlando di "scarsa tolleranza nei confronti della libertà di informazione". Il M5s ha sottolineato che Marina Berlusconi è "la proprietaria di una diretta concorrente del servizio pubblico", e ha continuato: "Piuttosto che attaccare il lavoro dei giornalisti, sarebbe opportuno rispondere ai fatti concreti emersi dalle inchieste, come quelli relativi ai rapporti con le lobby israeliane, anch'essi oggetto della trasmissione di ieri sera".

A sua volta ha preso posizione Fratelli d'Italia, con i deputati della Vigilanza Rai Francesco Filini e Augusta Montaruli: "La puntata di Report di ieri sera ha purtroppo confermato la deriva ideologica di una trasmissione che dovrebbe fare giornalismo d'inchiesta. Si è scelto invece di rimestare nel fango di vecchie accuse, molte ormai palesemente smentite dalla stessa magistratura, per ribadire le contiguità tra Forza Italia e la mafia. Un evidente danno di immagine e di credibilità per la Rai".

Cosa c'era nella puntata di Report su Berlusconi

L'inchiesta di Report ha ricostruito quanto emerso in diversi anni di indagini sui rapporti tra cosa nostra e Marcello Dell'Utri. Quest'ultimo, condannato nel 2014 a sette anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, era stato riconosciuto come figura di mezzo tra la mafia siciliana e Silvio Berlusconi.

In particolare, la trasmissione si è concentrata sul periodo in cui maturò la decisione di fondare Forza Italia e entrare in politica, e su quali interessi economici e politici avrebbero avvicinato l'ex premier alla mafia, tramite Dell'Utri. Era il periodo dello stragismo mafioso, con gli attentati di Capaci e di via D'Amelio nel 1992 e non solo.

Oggi è in corso un'inchiesta della Procura di Firenze che vede come indagato proprio Dell'Utri (lo era anche Silvio Berlusconi, prima della morte), e che ha ipotizzato il reato di concorso in strage. I pm hanno riaperto le indagini dopo che, nel 2020, l'ex boss mafioso Giuseppe Graviano ha detto di aver incontrato proprio Berlusconi e aver investito nella sua società.

L'ipotesi dell'accusa è he le stragi del 1993-1994 avessero anche lo scopo di indebolire il governo Ciampi, allora in carica, e favorire la ‘discesa in campo' di Berlusconi. In passato altre inchieste si sono concentrate sui presunti rapporti tra l'ex premier e la mafia, senza mai arrivare a processo.

Per quanto riguarda le parole di Forza Italia sull'antisemitismo e quelle del M5s sulle "lobby israeliane", il riferimento è a un secondo servizio trasmesso ieri sera da Report. L'inchiesta in questo caso si è concentrata sui gruppo di pressione a favore di Israele che negli ultimi vent'anni sono aumentati a Bruxelles, e avrebbero influenzato le posizioni dell'Unione europea anche sulla situazione della Striscia di Gaza.

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