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Mare Jonio, il video del soccorso: Guardia costiera libica spara sui gommoni, migranti si gettano in acqua

“Le immagini del soccorso di ieri della Mare Jonio in acque internazionali e l’attacco criminale della cosiddetta guardia costiera libica che ha sparato contro naufraghi e soccorritori”: lo scrive Mediterranea Saving Humans sui suoi canali social, diffondendo il video del soccorso in cui si vedono arrivare i militari libici che iniziano a sparare per allontanare la Ong e riportare in Libia i migranti.
A cura di Annalisa Girardi
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Sono immagini drammatiche, quelle diffuse dalla Ong Mediterranea Saving Humas, che mostrano come durante un soccorso effettuato ieri in acque internazionali i gommoni della Mare Jonio siano stati avvicinati da una motovedetta della Guardia costiera libica: si vedono i militari sparare in acqua e per aria per allontanare l'equipaggio e riportare i profughi in Libia.

"Le immagini del soccorso di ieri della nave di Mediterranea in acque internazionali e l'attacco criminale della cosiddetta guardia costiera libica che ha sparato contro naufraghə e soccorritorə", ha scritto la Ong sui suoi canali social, diffondendo il video. Filmato in cui si vede la motovedetta libica avvicinarsi al gommone che sta effettuando il soccorso: "Non sparate, smettetela di spararci. Questa è un'operazione di soccorso", grida l'equipaggio della Mare Jonio, inseguito dai militari.

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I libici sono riusciti a prendere e portare a bordo della motovedetta alcuni dei naufraghi. Nel video si vedono diverse persone gettarsi in acqua, per sfuggire alla Guardia costiera che tenta di riportarli indietro, presumibilmente nei lager di detenzione per migranti, in cui le persone sono sottoposte ad abusi e violenze. Una volta in mare, nuotano verso i gommoni della Mare Jonio.

"Guardia costiera libica, questa è una violazione della legge internazionale. Questa è una zona Sar (Search and Rescue – Ricerca e Soccorso, ndr) europea. Fateci compiere il soccorso, state mettendo in pericolo le persone. Andate via", si sente ancora gridare l'equipaggio.

"Quando ci hanno visto tantissime persone in forte agitazione si sono lanciate in acqua, altre sulla motovedetta venivano frustate. Mentre stavamo soccorrendo le persone in acqua, più di 50, la motovedetta ha iniziato a sparare, prima in aria e poi addosso ai nostri gommoni di salvataggio. Non abbiamo idea in questo momento se ci siano dei dispersi", ha commentato in un video il capomissione di Mediterranea, Denny Castiglione.

La Mare Jonio è riuscita a salvare 58 persone. Ora sono in viaggio verso il porto di Pozzallo: "Nonostante gli spari della motovedetta libica le 58 persone sono state da noi soccorse e sono al sicuro. Sono tutte sotto choc e portano i segni delle violenze subite in Libia", ha fatto sapere la Ong.

La cosiddetta Guardia costiera libica viene finanziata dall'Italia e dall'Unione europea. L'estate scorsa l'Italia ha donato altre motovedette a Tripoli: "La consegna della prima di cinque motovedette alla Guardia costiera libica fa parte della strategia a lungo termine del governo per contrastare i traffici illegali di esseri umani", aveva commentato il ministro Antonio Tajani alla cerimonia di consegna.

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