Marcucci: “Azzolina insufficiente”. M5s: “Pd decida da che parte stare”
Ancora tensioni tra Partito democratico e Movimento Cinque Stelle dopo le dichiarazioni pronunciate oggi dal capogruppo dem in Senato, Andrea Marcucci, sulla ministra dell'Istruzione pentastellata, Lucia Azzolina: "Dobbiamo fare di tutto affinché l'inizio delle lezioni non sia un dramma di gioco: i problemi vanno affrontati e se possibile risolti. E in tal senso mi pare insufficiente il contributo che sta portando la ministra Azzolina. Spero migliori di qui a settembre", ha detto Marcucci in un'intervista con La Stampa. E ancora: "È da marzo che sappiamo che questa era la priorità, si doveva lavorare tutti a testa bassa per creare le migliori condizioni a settembre. La ministra purtroppo è sembrata a tratti più interessata a trovare un capro espiatorio, da ultimo persino i sindacati".
Subito è arrivata la replica del capogruppo Cinque Stelle a Palazzo Madama, Gianluca Perilli, che in una nota ha affermato: "Le dichiarazioni ripetute del presidente dei senatori Pd Marcucci, volte a svilire il lavoro importante della ministra Azzolina iniziano ad essere provocatorie e intollerabili". Il senatore ha quindi proseguito: "Il governo sta producendo uno sforzo enorme per garantire il ritorno a scuola dei nostri studenti. La Ministra Azzolina, che ha tutto il nostro sostegno, è in prima linea in questo percorso. Presumo che il capogruppo Pd abbia valutato attentamente la situazione prima di fare certe affermazioni: prendiamo quindi atto che Marcucci vuole inaugurare una nuova fase della maggioranza che non si sa dove porterà e a chi gioverà".
Poi l'appello direttamente agli alleati nell'esecutivo: "Noi continuiamo a sostenere il lavoro del governo: il Pd decida da che parte stare". Tra i dem e Marcucci in effetti sembra esserci qualche attrito, come sottolineato dallo stesso capogruppo Pd in un post su Facebook: "Ho detto al quotidiano La Stampa che il contributo della ministra dell’istruzione Azzolina finora è stato insufficiente e che bisogna fare di tutto affinché l’inizio delle scuole avvenga in modo tranquillo. Quanto al mancato invito alla Festa nazionale dell’Unità, non voglio credere che qualcuno al Nazareno mal sopporti la mia diversa matrice culturale", ha scritto il senatore.