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Marchini al rush finale: “Non lascerò mai Roma sola”

Dal parco Schuster l’outsider della famiglia Marchini decide di lanciare l’ultima volata per la campagna elettorale alle comunali di Roma. Nega di aver proposto De Vito come vice sindaco, era solo una battuta. Infine dice: “Ho deciso di dedicare 15 anni di vita a Roma”.
A cura di Andrea Parrella
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Alfio Marchini, candidato outsider alle comunali di Roma, ha sostenuto quest'oggi l'ultimo comizio della sua campagna elettorale, dal parco Schuster. Questa mattina aveva lanciato un'ultima provocazione , quella di proporre Marcello De Vito come eventuale vicesindaco nel caso in cui fosse uscito vincitore dalle urne, salvo poi smentire la cosa dopo il ringraziamento ma il rifiuto di De Vito stesso: "Marcello è un bravo ragazzo, spesso ci troviamo nei faccia a faccia e ci divertiamo perchè prendiamo in giro Marino che ogni volta sembra che reciti il rosario, con tutte le cose che gli scrivono i suoi addetti stampa". 3500 persone in piazza per Marchini, non troppe poche visto il suo bacino ristretto, ed anche proporzionate alle affluenze ridimensionate delle altre compagini.

Ha parlato dell'ipotesi di ballottaggio e del fatto che ogni giorno gli venga associato un alleato differente in quel caso, dato che manifesterebbe la destabilizzazione della normale distribuzione di forza politica: "Mi diverte molto perché i giorni dispari mi alleo con Alemanno, i giorni pari con Marino e nel week end con De Vito. Sto scherzando. E' solo una battuta". Dice di essere arrivato a contendere la piazza agli altri candidati essendo sprovvisto, al posto loro di poltrone e posti da offrire: "E' partita un'onda, forte, vera la gente ci ha seguito. Ed io non avevo nulla da offrire nè posti nè raccomandazioni. Quando le cose nascono così vincono subito". Marchini ha chiuso la sua campagna elettorale rivolgendo un messaggio d'amore verso la città, in linea con quel cuore che rappresenta simbolicamente l'avventura da lui intrapresa. Ha deciso di dedicare a Roma 15 anni della sua vita e, comunque vada, afferma: "Non abbandonerò mai Roma". In ultima istanza una proposta di semplificazione legislativa, rispetto alle maglie della burocrazia che rendono impossibile governare la capitale:

Noi romani siamo pratici ma sprechiamo il trenta per cento del tempo a evitare di farci dare una sola e a dare una sola agli altri. Facciamo la moratoria della sola per cinque anni. Servono poche regole, uguali per tutti

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