Mantovano a Fanpage.it: “Gratteri vuole test psicoattitudinali anche per i politici? Sono d’accordo”
di Marco Billeci e Annalisa Girardi
Non solo ai magistrati: i test psicoattitudinali andrebbero fatti anche ai politici. È l'idea-provocazione lanciata dal procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, su cui si è detto d'accordo anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. "Concordo, è lo stesso principio. Sono favorevole anche per i politici", ha detto ai microfoni di Fanpage.it, commentando le parole di Gratteri dopo il via libera del governo ai test psicoattitudinali per la magistratura.
"Se la politica ritiene che siano indispensabili i test per i magistrati, allora secondo me andrebbero fatti per tutte le strutture apicali della pubblica amministrazione di questa nazione, quindi anche per i politici. Soprattutto quelli che hanno incarichi di governo, anche a livello regionale e comunale", ha detto questa mattina il procuratore di Napoli.
Una linea condivisa appunto anche dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Alla domanda se quindi il governo procederà a introdurli anche per gli esponenti politici, però, Mantovano ha risposto con un vago: "Vediamo".
Presentando la norma in conferenza stampa il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, aveva detto: "Abbiamo approvato il decreto legislativo che introduce i test psicoattitudinali per l'ingresso in magistratura. Non c'è alcuna interferenza da parte dell'autorità politica o del governo. L'esame psicoattitudinale è previsto per tutte le funzioni più importanti del Paese". Per poi aggiungere: "Mi sono sottoposto ai test psicologici del Minnesota, che è quello che vorremmo introdurre qui. Non c'è nulla di male se una persona cerca di capire com'è fatta e magari può cercare di correggersi, si tratta di persone che hanno in mano le vite degli altri, come i medici".