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Manovra, tutte le province che rischiano di saltare

Un’analisi delle province che rischiano la soppressione per effetto della nuova manovra: in tutto sono 29.
A cura di Alfonso Biondi
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Governo

Dopo il via libera alla manovra bis, sono in molti a chiedersi quale sarà il destino delle province, quali sopravviveranno e quali, invece, corrono il rischio di scomparire. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza: il provvedimento, almeno inizialmente, prevedeva la soppressione di tutte le province con meno di 300mila abitanti. Successivamente, però, il governo, visto il rischio di soppressione di Sondrio (patria di Tremonti e ricco bacino elettorale leghista), ha deciso di ammorbidire la norma, salvando tutte quelle province che, pur non raggiungendo il numero minimo di 300mila abitanti, possono contare su una superficie di almeno 3mila chilometri quadrati.

Se consideriamo entrambi i requisiti, quello della popolosità e della superficie, le province che rischiano di saltare sono 29, nello specifico:

  • Calabria: Crotone (174.605), Vibo Valentia (166.560);
  • Campania: Benevento (287.874):
  • Friuli Venezia Giulia: Gorizia (142.407), Trieste (236.556);
  • Emilia Romagna: Piacenza (289.875);
  • Lazio: Rieti (160.467);
  • Liguria: Imperia  (222.648), La Spezia (223.516), Savona (287.906);
  • Lombardia: Lodi (227.655);
  • Marche: Ascoli Piceno (214.068), Fermo (177.914);
  • Molise: Campobasso (231.086), Isernia (88.694);
  • Piemonte: Asti (221.687), Biella (185.768), Verbano-Cusio-Ossola (163.247), Vercelli (179.562);
  • Sardegna: Carbonia-Iglesias (129.840), Ogliastra (57.965), Olbia-Tempio (157.859 (Pdl);
  • Sicilia: Caltanissetta (271.729),  Enna (172.485);
  • Toscana: Massa Carrara (203.901), Pistoia ( 293.061) , Prato (249.775);
  • Umbria: Terni (234.665);
  • Veneto: Rovigo (247.884).

Quello che salta immediatamente agli occhi è che il Molise perderebbe entrambe le sue province; il Piemonte e il Friuli Venezia Giulia, invece, le vedrebbero dimezzate (da 8 a 4 il Piemonte e da 4 a 2 il Friuli). Sarebbero 7 le province che si salverebbero per il requisito di superficie, nonostante non raggiungano la soglia minima prevista dei 300mila abitanti. Le "miracolate" sono Belluno (213.474, Veneto), Grosseto (228.157, Toscana), Matera (203.726, Basilicata), Nuoro (160.677, Sardegna), Olbia-Tempio (157.859, Sardegna), Oristano (166.244, Sardegna), Siena (249.775, Toscana) e Sondrio (183.168, Lombardia).

Popolosità delle province

In vista della soppressione, per la quale è ancora prevista la possibilità di una retromarcia, sale la protesta delle amministrazioni locali. "Il solleone di Ferragosto dà alla testa e gioca brutti scherzi" ha dichiarato Luigi Mazzutto (Pdl), presidente della provincia di Isernia; Carmine Nardone, ex presidente della Provincia di Benevento, ha già studiato la soluzione del problema: "Ai cittadini sanniti che vivono negli altri Paesi del mondo suggerisco di godere della doppia residenza", in questo modo la provincia potrà raggiungere i 300mila abitanti, evitando così la soppressione. Ma il dibattito è destinato a continuare ancora a lungo.

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