Manovra, spuntano tre emendamenti della Lega: dall’opposizione ne arrivano oltre 2.600
Nonostante il governo avesse più volte assicurato che dalla maggioranza non sarebbero arrivate richieste di modifica alla Manovra, alla fine in commissione Bilancio sono spuntati tre emendamenti. A presentarli è la Lega: non sono di carattere oneroso, non prevedono cioè una maggiore spesa rispetto a quanto preventivato dal testo licenziato a Palazzo Chigi, ma sono comunque uno strappo alle promesse fatte finora. Il resto della maggioranza non ne è rimasto troppo contento e in mattinata è arrivata la precisazione. Il capogruppo del Carroccio in Senato, Massimiliano Romeo, intercettato dai microfoni di Fanpage.it fuori dai palazzi ha detto: "Ho dato mandato di ritirarli e trasformarli in ordine del giorno. Avevo capito che due o tre si potessero presentare".
Nel frattempo le opposizioni sono pronte a dare battaglia. In totale le richieste di modifica alla Manovra sono intorno a quota 2.600: ogni schieramento presenterà il proprio pacchetto di proposte sulla legge di Bilancio, ma ci sono anche alcuni fronti comuni, in primis quello della sanità e del salario minimo. "Dimostreremo che non è vero quello che dice la premier Meloni, che la coperta è corta. Se la sai usare, la coperta è sufficiente, genereremo risorse", ha detto Giuseppe Conte, che oggi presenterà la contro-Manovra del Movimento Cinque Stelle in cui ha inserito anche un rifinanziamento del Reddito di cittadinanza. Il Partito democratico, da parte sua, ha presentato oltre mille emendamenti: anche i dem in conferenza stampa illustreranno il loro piano sulla Manovra che, ha spiegato il responsabile economico Antonio Misiani, punta a sostenere lavoro, transizione ecologica, sanità, politiche abitative.
Ieri è arrivato anche il parere della Commissione europea sulla legge di Bilancio italiana. Una legge che, secondo Bruxelles, "non appare pienamente in linea con le raccomandazioni del Consiglio europeo". Il vicepresidente dell'esecutivo Ue Valdis Dombrovskis in un'intervista a La Stampa spiega che i conti italiani continuano a essere sotto osservazione e che in primavera si valuterà se aprire una procedura per deficit eccessivo. Nel frattempo, ha aggiunto, il governo dovrà "tenersi pronto a prendere le misure necessarie", facendo attenzione a "non perdere lo slancio sulle riforme e gli investimenti del Pnrr perché le tempistiche per l'attuazione sono abbastanza cariche".