Manovra, Schillaci dice che i medici avranno 1000 euro in più in busta paga
Il ministro della Salute Orazio Schillaci rivendica le risorse stanziate nella legge di bilancio, approvata ieri, come un successo. Nega i tagli – la spesa sanitaria in rapporto al Pil scenderà dal prossimo anno al 6,3%, un calo significativo se paragonato al 7,4% del 2020 e al 7,1% del 2021 – e annuncia aumenti in busta paga per i medici, una misura che servirà, secondo il ministro, a evitare la fuga di personale dal Servizio sanitario nazionale, con una ricaduta positiva sulle liste d'attesa.
La manovra per il 2024 prevede 5,6 miliardi di euro in più per la sanità, di cui 2,3 provenienti da quella precedente, ha spiegato il ministro della Salute in un'intervista a ‘La Stampa'. "Per la precisione i miliardi in più sono 3,3. E questi si sommano ai 2,3 già programmati con la precedente manovra per un totale di ben 5,6 miliardi messi in più sul piatto per il 2024", ha detto, sottolineando che, se si esclude il periodo della pandemia di Covid-19, "nessun governo prima aveva fatto tanto".
"Altro che tagli. Abbiamo molti soldi in più che ora vanno solo spesi bene. Come ho precisato più volte, aggiungere acqua a un serbatoio che perde non può essere l'unica soluzione", ha aggiunto il ministro. Secondo Schillaci, inoltre, la manovra consentirà di rinnovare il contratto di medici e infermieri. "A spanne i medici guadagneranno mille euro in più al mese. E questo ci serve per arginarne la fuga dal Servizio nazionale e quindi anche a fronteggiare meglio l'emergenza delle liste di attesa", ha affermato.
Complessivamente la manovra approvata ieri dal Consiglio dei ministri vale 24 miliardi di euro, di cui appunto 3 miliardi vanno alla sanità, che fanno salire il Fondo sanitario a quota 136 miliardi. I soldi in più saranno impiegati soprattuto per finanziare il nuovo contratto dei medici: dovrebbero andare su questo capitolo 2 miliardi. Il resto servirà a finanziare un piano per abbattere le liste d’attesa con due interventi: detassazione degli straordinari del personale sanitario, ma anche delle nuove indennità per medici e altro personale sanitario impegnati nella riduzione dei tempi delle liste di attesa. E c'è anche anche l'aumento della quota di iscrizione al Ssn che devono pagare gli extracomunitari, e che ora sale a 2mila euro.
Cresce la quota per i cittadini extra Ue che si iscrivono al Ssn
Spunta una norma sui cittadini extra Ue, che dovranno pagare 2mila euro per l'iscrizioni volontaria al Servizio sanitario nazionale. La norma riguarda specifiche categorie di cittadini, che non hanno diritto all'iscrizione obbligatoria (che spetta a chi lavora), che possono iscriversi volontariamente al Ssn attraverso il pagamento di un contributo forfettario annuale, secondo quanto previsto dal Dlgs 286/1998. I cittadini extra Ue, residenti in Italia, potranno continuare a iscriversi al Ssn versando un una quota di 2mila euro all'anno (al momento il contributo richiesto è di 1200 euro, con una crescita di oltre il 60%.
"Per i residenti stranieri cittadini di Paesi non aderenti all'Unione europea – si legge in una nota del Mef – si prevede la possibilità di iscrizione negli elenchi degli aventi diritto alle prestazioni del Ssn, versando un contributo di 2.000 euro annui. L'importo del contributo è ridotto per gli stranieri titolari di permesso di soggiorno per motivi di studio o per quelli collocati alla pari".