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Manovra, Renzi attacca il governo: “Toglie soldi ai giovani per darli ai presidenti di Serie A”

In un video sui social, Matteo Renzi critica la decisione di cancellare la 18App – che dovrebbe essere sostituita da un bonus per 18enni legato all’Isee e ai voti scolastici – e finanziare invece la norma salva-calcio, con cui le società di Serie A potranno pagare a rate le tasse arretrate.
A cura di Luca Pons
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"Quello che sta accadendo in queste ore è tecnicamente uno dei più grandi scandali a cui ho assistito da quando sono in Parlamento". Matteo Renzi si è scagliato contro due delle modifiche alla manovra che vengono discusse in queste ore: da una parte l'azzeramento dei fondi per la 18App, dall'altra la norma cosiddetta ‘salva-calcio' rivolta alle società di Serie A.

In un video lanciato sui suoi profili social, Renzi ha spiegato: "Stanotte hanno presentato la riforma della 18App, che comporta che azzerano i soldi per il 2023. Cioè non c'è un centesimo per la 18App nel 2023, così recuperano 230 milioni di euro, cancellano i soldi per i giovani e la cultura". La card elettronica chiamata 18 App, creata dal governo Renzi, viene consegnata ai neo diciottenni e contiene 500 euro, da utilizzare per comprare biglietti per spettacoli di cinema, teatro e musica, o anche prodotti come libri e quotidiani, oltre all'accesso a eventi culturali.

Già due settimane fa, il 12 dicembre, Giorgia Meloni aveva confermato che l'intenzione del governo era di "rivedere" la 18App. "Quei 500€ sono oggi riconosciuti a tutti i neo-diciottenni, indipendentemente dal reddito: ma non c’è ragione perché il figlio di una coppia di miliardari, di un parlamentare, o persino mia figlia se domani compisse 18 anni riceva tale contributo", aveva detto Meloni in un video postato online. "Deve averne diritto invece chi ha redditi più bassi, per cui la misura è molto più impattante".

Mentre per arrivare all'approvazione della legge di bilancio il tempo stringe sempre di più, alcuni degli emendamenti non ancora depositati dovrebbero riguardare la creazione di un nuovo bonus per i giovani. Sull'iniziativa non ci sono ancora dettagli ufficiali, ma la rabbia di Matteo Renzi si è rivolta soprattutto a un'altra norma inserita in manovra: la cosiddetta ‘salva-calcio'.

Si tratta di una rateizzazione delle tasse arretrate, per le società di calcio. Nella scorsa legge di bilancio, infatti, i versamenti di Irpef e contributi per il 2022 erano stati sospesi per le società sportive, fino al 22 dicembre, a causa della situazione legata alla pandemia da Covid-19. Le tasse accumulate, pari a circa 800 milioni di euro, avrebbero dovuto essere versate ora. Ma con la norma ‘salva-calcio', che costa 890 milioni di euro allo Stato, le società di Serie A potranno pagare in 60 rate mensili (quindi in 5 anni), con una mora del 3% e senza sanzioni penali o sportive. L'unica postilla è che le prime 3 rate dovranno essere versate entro 7 giorni dall'entrata in vigore della legge di bilancio.

"Tolgono i soldi per giovani e cultura e nello stesso bilancio li mettono per le società di Serie A, per i presidenti indebitati e spesso incapaci della Serie A", ha protestato Renzi. "Perché nel resto del mondo il calcio funziona con i diritti televisivi, gli investimenti stranieri e nazionali. Qui no, anziché regalare emozioni il calcio è il governo Meloni che regala emendamenti ai presidenti incapaci". Il fondatore di Italia viva ha definito la misura "uno scandalo, uno schiaffo ai giovani e alla cultura, e una marchetta alla Serie A".

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