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Manovra economica 2023

Manovra, nel 2022 con Quota 102 andranno in pensione 16800 persone, con un assegno di 26mila euro

Quanti italiani andranno in pensione con Quota 102? Secondo la relazione tecnica della manovra nel 2022 la platea sarà di 16.800 persone, con un assegno di 26mila euro.
A cura di Annalisa Cangemi
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La manovra di Bilancio prevede una modifica del sistema pensionistico, con il superamento di Quota 100, che fino ad ora ha consentito di andare in pensione con 62 anni di età e 38 di contributi. Dopo una difficile mediazione nella maggioranza, è stato scongiurato quindi un ritorno immediato alla legge Fornero, che prevedeva l'uscita a 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi.

L'accordo raggiunto in pratica permetterà l'addio al lavoro per un un anno con 64 anni di età e 38 di contributi, Quota 102 appunto, i cui effetti si esauriranno nel 2026. Nel frattempo si cercherà di mettere in piedi una riforma complessiva del sistema pensionistico. Secondo la relazione tecnica della manovra nel 2022 saranno 16.800 le persone che andranno in pensione con Quota 102. L'assegno medio – si legge nel documento illustrativo che accompagna la legge di Bilancio, firmato ieri dal presidente della Repubblica e depositato in Senato – è pari a 26mila euro e in totale il prossimo anno il costo è di 175,7 milioni.

Il numero dei potenziali beneficiari sale l'anno successivo arrivando a 23.500 per poi ridiscendere nel 2024 a circa 15 mila persone. secondo le stime nel 2025 potrebbe interessare una platea di 5.500 nel 2025 e mille nel 2026, anno in cui si esaurirà la misura.

In tutto, tra il 2022 e il 2025, la spesa per Quota 102 è di 1,7 miliardi. Contemporaneamente calano le risorse per finanziare Quota 100, che termina il prossimo anno e non viene rifinanziata: già nel 2024, gli "oneri" si riducono di 1,8 miliardi.

Il costo della misura, spiega ancora la relazione tecnica, è quantificato "sulla base della stima dei potenziali soggetti interessati, di una distribuzione comunque prudenziale delle adesioni e degli accessi al pensionamento, di un importo medio anuo di pensione pari a circa 26mila euro che tengono conto anche degli oneri per anticipo del Tfr per i lavoratori dipendenti del settore privato per le aziende sopra i 50 dipendenti per i quali la prestazione è a carico della finanza pubblica".

La platea di Opzione Donna

Sempre secondo la relazione tecnica è di 21.200 lavoratori la platea potenziale nel 2022 dell'Ape social allargata. Per quanto riguarda invece Opzione Donna, il governo stima una platea di 17.000 ‘pensionande' su un totale di 29.500 lavoratrici che maturano i requisiti anagrafici e contributivi minimi (17.000 nel pubblico, 5.000 nel privato e 7.500 autonome). Potranno usufruire dello strumento coloro che avranno 58 anni di età (59 per le autonome) e almeno 35 anni di contributi.

Viene quindi ipotizzato un importo medio della pensione contributiva di 1.100 euro mensili per le lavoratrici dipendenti del privato, 1.250 euro mensili per le dipendenti del pubblico e 810 euro per le lavoratrici autonome. Rispetto agli assegni medi di pensione, per effetto del calcolo contributivo, si stima una riduzione media del 6% per le lavoratrici dipendenti e del 13% per le autonome.

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