Manovra Monti: nel testo definitivo qualche piccola novità
Ieri il Presidente del Consiglio Mario Monti ha illustrato a Camera e Senato i contenuti della nuova manovra da 30 miliardi, o se preferite del cosiddetto "decreto salva Italia". Si tratta di misure che costeranno ai cittadini molti sacrifici e che, oltre ai sindacati, sembrano aver generato parecchi malumori anche nelle principali forze politiche dal Paese. Il testo definitivo del provvedimento sta girano tra gli operatori dell'informazione e conferma pienamente quanto detto dal professore bocconiano ai due rami del Parlamento. Tra le 104 pagine della manovra non manca però qualche novità rispetto alle misure già rese note (tasse sui beni di lusso, tagli agli enti locali, tagli ai costi della politica, Ici sulla prima casa, aumento dell'Iva e dell'Irpef, liberalizzazioni, contrasto all'evasione fiscale, misure sulle pensioni). Ecco le principali:
Sgravi fiscali per assunzioni di donne e giovani. L'articolo 2 del provvedimento dispone delle agevolazioni fiscali che premieranno quelle imprese che assumeranno a tempo indeterminato giovani sotto i 25 anni e donne. Nello specifico sarà possibile per l'impresa dedurre 10.600 euro per ogni donna o giovane assunti; se l'assunzione avviene in regioni del Sud, il bonus sale a 15.200 euro.
Capitali scudati. Il provvedimento prevede l'esborso di un ulteriore 1,5% sui capitali tornati in patria grazie allo scudo fiscale. Il testo parla di "imposta straordinaria" che dovrà essere versata in due tranche: la prima andrà pagata entro il 16 febbraio del 2012, la seconda entro il 16 febbraio 2013.
Nuovi fondi alla cultura. Previsti nuovi stanziamenti. L'articolo 30, denominato "Esigenze differibili", prevede "la spesa di 1.300.000 euro annui, a decorrere dal 2012, quale contributo per le attività e il funzionamento dell’Accademia dei Lincei" e di 700.000 euro annui, "a decorrere dal 2012, quale contributo per le attività e il funzionamento dell’Accademia della Crusca".
Limitazioni delle cariche di banchieri e imprenditori. L'articolo 36 ("Tutela della concorrenza e partecipazioni personali incrociate nei mercati del credito e finanziari") sancisce il divieto per imprenditori e banchieri di "assumere o esercitare analoghe cariche in imprese o gruppi di imprese concorrenti".
Superbollo per le auto. A partire dal 2012 "l’addizionale erariale della tassa automobilistica è fissata in euro 20 per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a 185 chilowatt".
Queste sono le parole più usate da Mario Monti nel testo definitivo del decreto "salva – Italia": finanze, euro, economia, immobili, imposta, banca, imprese, fondi, entrate. Ne mancano altre, è indubbio. Mancano le parole equità, solidarietà, crescita, investimenti e tante altre che avremmo voluto e dovuto leggere nel provvedimento più importante degli ultimi anni (web, innovazione, occupazione, lavoro, giovani).