Manovra, Mef: “Raggiunto accordo con la Commissione Ue” ma Palazzo Chigi frena
Sarebbe stato raggiunto un accordo tra Italia e Commissione europea sulla legge di bilancio. La notizia è stata diffusa da alcune fonti del Ministero dell'Economia e delle Finanze al termine dell'incontro tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i commissari europei. Secondo quanto dichiarato, l'Italia dovrebbe dunque riuscire a evitare la procedura di infrazione europea modificando la manovra bocciata dalla Commissione Ue. Nonostante la notizia sia diventata nel giro di pochi minuti di dominio pubblico, al momento da Palazzo Chigi nessuno conferma l'indiscrezione e anzi si commenta con molta prudenza facendo notare che la riservatezza è essenziale in questa fase della trattativa.
Secondo quanto emerso, il deficit dovrebbe scendere al 2,04% dal precedente 2,4% mentre il debito andrà a ridursi per via di maggiori dismissioni di cespiti immobiliari e la crescita prospettata sarà pari all'1% contro il contestato 1,5% precedentemente stimato. Verranno inoltre ristrette le platee di reddito di cittadinanza e di quota 100 per effetto del rinvio delle misure e l’effetto rinuncia. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte riferirà domani alle 12 nell'Aula del Senato i dettagli dell'accordo con Bruxelles.
Nella giornata di oggi, le opposizioni hanno duramente protestato con il governo e chiesto un intervento urgente di Conte sulla manovra. "Abbiamo ampiamente superato il livello di guardia sulla legge di bilancio. L'incapacità di questa maggioranza ci ha trascinati in piena emergenza democratica. Chiediamo che il presidente Conte venga subito in Aula a spiegare le ragioni di questo intollerabile ritardo. Se Conte ignorerà ancora una volta il Senato, siamo pronti a mettere in pratica la più estrema delle proteste: occuperemo l'Aula. È un appello che rivolgiamo anche agli altri gruppi di opposizione", ha dichiarato il capogruppo del Pd Andrea Marcucci.
L'esecutivo, per voce del ministro per i rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, ha replicato alle proteste spiegando che il premier sarebbe intervenuto in Senato per spiegare la manovra solo dopo la pronuncia della Commissione in merito alle ultime modifiche applicate alla legge di bilancio.