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Deficit / PIL al 2,4%

Manovra, lettera dell’Italia non convince: Olanda e Austria chiedono procedura d’infrazione

Olanda e Austria si schierano apertamente contro la lettera inviata ieri sera alla Commissione Ue dal ministro dell’Economia Giovanni Tria, e si dichiarano pronte a sostenere una eventuale procedura d’infrazione contro l’Italia: “L’Italia corre il rischio di scivolare verso uno scenario greco”, ha detto il ministro austriaco Hartmut Loeger.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Poco sorprendente ma molto deludente che l'Italia non abbia rivisto il suo piano di bilancio. Le finanze pubbliche italiane sono sbilanciate ed i piani del governo non porteranno ad una robusta crescita economica. Questo budget è una violazione del Patto di stabilità e crescita. Sono profondamente preoccupato. Ora sta alla Commissione europea fare i passi successivi". Lo ha detto il ministro delle Finanze olandese Wopke Hoekstra in una dichiarazione sulla lettera inviata ieri sera dall'Italia a Bruxelles, per rispondere ai rilievi della Commissione Ue sulla manovra 2019.

L'Olanda non è l'unica a criticare la risposta del governo giallo-verde, che ha deciso di mantenere invariate le stime di crescita e il deficit al 2,4% per il 2019. Anche l'Austria si è espressa pubblicamente contro la missiva inviata dal ministro dell'Economia Giovanni Tria: il governo italiano con i messaggi populisti sta "tenendo in ostaggio il suo stesso popolo". Sono le parole, riportate da Bloomberg, del ministro delle finanze austriaco Hartwig Loeger, il quale ha sottolineato che l'Austria insisterà per rafforzare il rispetto della disciplina fiscale, dichiarandosi pronta a votare la procedura d'infrazione per deficit eccessivo se l'Italia non scende a compromessi rispetto alle richieste della Commissione. Loeger ha manifestato il proprio disaccordo con la posizione del ministro Tria: "contrariamente a quanto sostiene il mio collega non si tratta di un affare italiano interno, ma di un affare europeo". Colpisce la reazione austriaca, anche perché fino a questo momento il primo ministro Kunz si è sempre mostrato vicino al vicepremier leghista Matteo Salvini, con cui ha condiviso la politica sulla gestione dei flussi migratori in Europa. "L’Italia corre il rischio di scivolare verso uno scenario greco – ha detto ancora il ministro Hartmut Loeger – Più che mai dobbiamo pretendere disciplina da Roma".

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