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Manovra 2024

Manovra, in arrivo il rinnovo dei contratti pubblici con anticipi già a dicembre: ecco a quanto ammontano

Nella manovra finanziaria saranno stanziati 7 miliardi per i rinnovi dei contratti pubblici, ma due miliardi finiranno già nella busta paga di questo dicembre: il compenso una tantum andrà ai dipendenti della Pa centrale e al personale sanitario, e sarà calcolato in base all’indennità di vacanza contrattuale.
A cura di Andrea Miniutti
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5 miliardi per il rinnovo dei contratti della Pa e 2,3 per il personale medico-sanitario: in attesa della ripresa delle contrattazioni per gli accordi del triennio 2022-2024, il governo ha inserito all'interno della manovra finanziaria 7,3 miliardi di euro per aumentare gli stipendi dei dipendenti pubblici. A queste cifre, come spiegato dall'esecutivo, sarà aggiunto uno stanziamento "pari a 3 miliardi per l’anno 2024 (al quale devono aggiungersi le risorse PNRR e 300 milioni riconosciuti alla Regione Siciliana) e 4,2 miliardi a decorrere dall’anno 2026".

La nuova cifra sarà calcolata in base all'indennità di vacanza contrattuale, cioè la somma che spetta ai lavoratori in seguito al rinnovo tardivo di un contratto collettivo scaduto: i 7 miliardi che il governo stanzierà serviranno a compensare i dipendenti pubblici in Italia che dal 2021 sono in attesa di un rinnovo contrattuale. Dal prossimo anno, gli aumenti assorbiranno l'indennità di vacanza contrattuale e si calcola che le retribuzioni potrebbero salire del 6%.

Va specificato che i 7 miliardi saranno lordi, il che significa che per quanto riguarda il peso sulla finanza pubblica la cifra sarà circa dimezzata a causa delle ritenute e del pagamento dei contributi. Inoltre, la misura non dovrebbe riguardare tutti i 3,2 milioni di dipendenti pubblici, ma gli oltre 1,5 milioni della Pa centrale e i 670mila della sanità. Infatti, per quanto riguarda le amministrazioni locali (regioni, comuni…) i rinnovi dovranno essere coperti con i propri fondi nel rispetto del pareggio di bilancio degli enti, proprio come succede per le Università.

Come richiesto dal ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, saranno anticipati due miliardi per garantire un aumento già nella busta paga di dicembre – come si legge all'articolo 3 del decreto del governo – "per il personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato dipendente dalle amministrazioni statali": sarà pari a 6,7 volte l'indennità di vacanza contrattuale annuale, quindi si tratterebbe una compensazione considerevole. Per quanto riguarda i lavoratori dei ministeri gli operatori dei ministeri vedranno – in base al loro livello – una cifra che va dai 662 ai 778,7 euro lordi in più. Per i funzionari l'aumento sarà di 845,7 euro, mentre i dirigenti riceveranno tra i 1.516,4 e i 1.939,7 euro secondo la loro fascia.

Nella scuola, che conta 1,2 milioni di dipendenti, a influire sarà anche l'anzianità: come riporta il quotidiano economico, alle superiori un professore che ha la cattedra da meno di otto anni prenderà 829,2 euro lordi in più, mentre nel caso in cui abbia tenuto la sua prima lezione tra i 28 e i 34 anni la cifra sarà di 1.228,1 euro. Per le secondarie di primo grado l'ammontare varierà tra gli 829,2 e i 1.168 euro, mentre alle scuole elementari e dell'infanzia tra i 765,6 e i 1.056,2 euro. Per quanto riguarda i presidi, i dirigenti scolastici riceveranno un compenso di 1.516,4 euro lordi.

Nella sanità, invece, gli aumenti saranno legati alla propria professione, con un operatore di base che otterrà 657,6 euro in più, un infermiere specializzato 1.053 e un medico 1.516,4. Ci sarà anche un'indennità per i medici e il personale sanitario che saranno impegnati nella riduzione dei tempi delle liste di attesa. Infine, la Polizia di Stato: gli aumenti per un agente saranno essere di 699,4 euro, di 871 euro per un ispettore, mentre per un comandante capo si arriverà a 1000,7 euro.

Durante un'intervista al Messaggero, il ministro Zangrillo ha spiegato l'importanza di questo intervento sugli stipendi: "Le risorse che abbiamo stanziato devono essere distribuite tenendo conto del fatto che se vogliamo far crescere il valore della Pubblica amministrazione dobbiamo anche essere capaci di premiare le persone meritevoli. Che sono tante nella nostra organizzazione". Ma rimane ancora aperta la questione delle coperture. Secondo un'indiscrezione dello stesso quotidiano, parte dell'importo impiegato per il rinnovo dei contratti pubblici sarà compensato dall'aumento delle accise sui tabacchi, che per l'appunto dovrebbe andare a finanziare le cosiddette politiche invariate.

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