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Manovra economica 2023

Manovra, il governo ai sindacati: “Oltre 3 miliardi di taglio delle tasse andranno ai redditi bassi”

Il governo ha illustrato ai sindacati la sua riforma fiscale, ma i leader di Cgil, Cisl e Uil si sono detti comunque insoddisfatti. Domani ci sarà un nuovo incontro.
A cura di Tommaso Coluzzi
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I sindacati hanno incontrato il governo, dopo giorni passati sul piede di guerra sulla questione manovra e taglio delle tasse. Per Cgil, Cisl e Uil la riforma fiscale messa in piedi dall'esecutivo con la Legge di Bilancio è insoddisfacente. Dopo lo scontro sul tema pensioni è arrivato il fisco a dividere ancora governo e sindacati, che hanno già dato il via a una fase di mobilitazione e minacciano lo sciopero. Secondo quanto filtrato dall'incontro, Draghi avrebbe spiegato ai leader sindacali che il 47% delle risorse destinate al taglio delle tasse in manovra andranno ai redditi più bassi. Secondo i conti portati sul tavolo dal ministro Franco, ai redditi fino a 15mila euro andranno 1,1 miliardi e a quelli tra i 15mila e i 28mila euro 2,2 miliardi. In sostanza alle fasce di reddito più basse andrebbero 3,3 miliardi. Praticamente la metà dei 7 destinati al taglio dell'Irpef. Un altro miliardo, invece, dovrebbe andare al taglio dell'Irap, per un totale di 8 miliardi impegnati dal governo in Legge di Bilancio. Inoltre, sempre secondo quanto si apprende, c'è anche una parte di circa 2 miliardi di avanzo sul 2022 derivanti dal minor costo del taglio di Irpef e Irap. Saranno reimpegnati in parte per il taglio delle bollette e in parte a una decontribuzione una tantum.

Secondo le tabelle mostrate dal governo ai sindacati sarebbe la fascia tra 50mila e 55mila euro di reddito quella che otterrà i maggiori benefici dalla riforma fiscale. Questo non significa, come spiegato prima, che sia però la fascia per cui viene fatto il maggiore investimento. Lo schema consegnato ai sindacalisti prevede un risparmio di 61 euro per i redditi fino a 15mila euro, di 150 euro per quelli tra i 15mila e i 28mila euro, di 417 euro per quelli tra i 28mila e i 50mila euro, di 692 euro per quelli tra i 50mila e i 55mila euro, di 468 euro per quelli tra i 55mila e i 75mila euro e di 247 euro per quelli oltre i 75mila euro.

"Ci hanno detto che domani intendono andare in Consiglio dei ministri", ma prima "domattina il presidente farà un nuovo passaggio con i sindacati confederali", ha spiegato Maurizio Landini, segretario della Cgil, fuori da Palazzo Chigi alla fine dell'incontro. I sindacati attendono risposte dall'esecutivo, altrimenti l'intenzione è di "proseguire la mobilitazione e valutare quali iniziative mettere in campo". Pierpaolo Bombardieri, segretario della Uil, ha ribadito l'insoddisfazione dei sindacati: "Bisogna dare risposte ai tanti precari e lavoratori che hanno fatto camminare il Paese". E ha precisato: "Anche sulle pensioni non ci sono le risposte attese".

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