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Crisi economica

Manovra finanziaria: conferenza stampa serale Berlusconi-Tremonti, 45 miliardi di tagli

Il nostro cuore gronda di sangue! Queste le parole del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, all’inizio della conferenza stampa indetta a margine del Consiglio dei ministri che ha approvato il nuovo decreto per la manovra finanziaria da 45 miliardi.
A cura di Alessio Viscardi
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Chigi - conferenza stampa dopo Consiglio dei Ministri sulla crisi economica
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Silvio Berlusconi aveva promesso di non mettere le mani nelle tasche degli italiani, ma le sue prime parole all’inizio della conferenza stampa serale con Giulio Tremonti a margine del Consiglio dei Ministri speciale tenutosi oggi sono state “il nostro cuore gronda sangue”, per la necessità di imporre nuove tasse e tagli agli italiani. La richiestaè arrivata dalla Bce, da cui arriveranno gli acquisti dei titoli di Stato italiani. Le misure previste dalla nuova manovra finanziaria, resasi necessaria a causa dell’aggravarsi della crisi economica mondiale e dall’instabilità dei mercati, sono diverse e ammontano a 45 miliardi di euro. 20 miliardi saranno imposti nel 2012 e i restanti 25 miliardi nel 2013.

Nessuna tassa patrimoniale, ma saranno aumentate le quote Irpef per i lavoratori autonomi, a partire dall’attuale 41% per i redditi superiori ai 55 mila euro all’anno. Tagli anche per le tredicesime dei lavoratori dipendenti, ma soltanto in quelle amministrazioni che non rispetteranno gli obiettivi di riduzione della spesa previsti dal ministro Tremonti.

Sul fronte del Tfr, sarà ritardato di due anni il pagamento dell’indennità di buonuscita dei lavoratori pubblici, mentre l’età pensionabile delle donne sarà eguagliata a quella degli uomini già a partire dal 2015. Per quelle di anzianità, si prevedono interventi per disincentivare il ritiro dal lavoro di coloro che superino i 97 anni tra la propria età anagrafica e gli anni di contribuzione.

Tagli anche per le Province, saranno soppresse quelle sotto i 300 mila abitanti mentre i Comuni sotto i mille abitanti saranno accorpati. Norma europea anche l’accorpamento delle festività infrasettimanali e delle domeniche.

Prevista la tracciabilità delle transazioni che superino i 2500 euro attraverso comunicazione all’Agenzia delle entrate, con relativo inasprimento delle sanzioni – che potranno prevedere la sospensione dell’attività – per la mancata emissione di fattura e scontrino.

Il contributo di solidarietà viene esteso anche a dipendenti privati e pensionati, oltre che ai dipendenti pubblici per i quali era già previsto il prelievo del 5% del reddito eccedente i 90 mila euro all’anno e del 10% per quelli superiori a 150 mila euro all’anno.

Tagli anche ai costi della politica, con una riduzione di 6 miliardi di euro nel 2012 ai ministeri e 2,5 miliardi nel 2013. Agli enti locali verranno ridotti 6 miliardi di trasferimenti per il 2012 e 3,5 miliardi nel 2013. Alle Regioni sarà tagliato 1 miliardo di euro. Nessun taglio alla sanità. Tagliati anche gli incentivi alle rinnovabili del 30%, mentre il mercato elettrico sarà suddiviso in tre macrozone: Nord, centro e sud.

Il presidente del Consiglio ha assicurato che sul decreto non si metterà la fiducia, perché sarà aperto alle proposte di modifiche che arriveranno dalle Opposizioni.

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