Manovra economica: il Terzo Polo non ci sta e promuove un emendamento in Commissione [VIDEO]
Il Terzo Polo ha presentato un emendamento in Commissione Bilancio al Senato
Casini, Rutelli e Bocchino sono intervenuti sulla manovra economica ed hanno avanzato proposte significative.
Il Terzo Polo non ci sta alla manovra bis e decide di non rimanere con le mani in mano, ma di avanzare proposte reali e concrete, volte a risanare la difficile situazione economica italiana. Tra queste, c'è la revisione del titolo quinto della Costituzione per un riordino complessivo del sistema delle autonomie, l'abolizione delle province sotto i 500.00 abitanti e deduzioni per le spese di casa e famiglie fino a 3mila euro per l'emersione del nero.
Altro grande tema è quello della previdenza, capitolo che ruota intorno a due emendamenti: in pensione a 65 anni, o con 40 anni di contributi a partire dal 1 gennaio 2012 e, a partire dalla stessa data, via libera all'equiparazione dell'età pensionabile per le lavoratrici private. L'emendamento, che sarà presentato in commissione bilancio dal Terzo Polo, prevede anche la promozione di un pacchetto di liberalizzazioni, a partire dai servizi pubblici locali e riduzione delle spese della pubblica amministrazione.
Mentre Bossi e Berlusconi discutevano ad Arcore sulla manovra bis, il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, è intervenuto ieri sui nuovi provvedimenti in discussione dicendo che "dopo 15 giorni la manovra appare sempre più confusa e pasticciata. Si preoccupa solo di fare subito cassa e non di fare le riforme strutturali che servirebbero al Paese".
"La nostra proposta porterebbe a un risparmio di diversi miliardi di euro (oltre 5 nel 2014) – chiarisce il centrista Gianluca Galletti – da destinare non alla riduzione del deficit, ma all'incremento dell'occupazione giovanile e alla riqualificazione di 40/50enni che perdono il lavoro".
Udc, Api e Futuro e Libertà hanno definito la manovra del governo confusa e pasticciata, con l'unico obiettivo di fare cassa, mettendo le mani nelle tasche degli italiani. Per Casini, Rutelli e Bocchino, le proposte presentate oggi sono una vera e propria contromanovra "piena – hanno detto – di serietà e responsabilità".