74 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Manovra 2024

Manovra, cosa vuole fare il governo sulla sanità: Schillaci punta a uno stanziamento di 3,5 miliardi

Nella legge di Bilancio si prevede uno stanziamento per la sanità che potrebbe valere tra i 3 e i 3,5 miliardi.
A cura di Annalisa Cangemi
74 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Nella Nadef, che ha ottenuto mercoledì il via libera alla Camera e al Senato, per il capitolo sanità si prevede un ‘taglio' di 2 miliardi. In particolare dal prossimo anno è attesa una riduzione della spesa sanitaria, in rapporto al Pil: scenderà al 6,2%, un vero e proprio crollo se rapportato al 7,4% del 2020 e al 7,1% del 2021.

Secondo una tabella di previsione tecnica della Nadef, in 5 anni, tra il 2020 e il 2025, si passa dal 7,4% al 6,2% della spesa sanitaria in rapporto al Pil, cioè 1,2 punti in meno. A legislazione vigente, è prevista una diminuzione di 2 miliardi, da 134,7 miliardi nel 2023 (6,6%) a 132,9 nel 2024 (6,2%).

Il ministro della Salute Orazio Schillaci sta spingendo per ottenere nella legge di bilancio uno stanziamento per la sanità tra i 3 e i 3,5 miliardi. Ma dall'altra parte, scrive la Stampa il ministro dell'Economia Giorgetti valuta di scaglionare l'aumento del fondo sanitario, stanziando per il momento solo 2 miliardi, e rimandando il resto delle risorse ad altre misure da varare nel corso del prossimo anno.

Per il governo però il problema sanità non è di facile soluzione, visto che la Corte dei Conti, nella sua relazione alla Nadef, ha individuato un buco da 6 miliardi: "Nel 2019 – scrive la magistratura contabile – la spesa per i dispositivi medici è stata superiore al limite per 1,5 miliardi, importo che è divenuto superiore ai 2 miliardi annui nel triennio successivo". Quindi, calcolando le eccedenze a partire dal 2019, "anche trascurando i due esercizi più interessati dalla pandemia la somma degli scostamenti supererebbe i 6 miliardi di sui 3 a carico delle imprese".

Il primo passaggio verso l'approvazione della manovra sarà il Consiglio dei ministri di lunedì prossimo, in cui si discuterà del documento programmatico di bilancio da mandare a Bruxelles. Un vertice tra governo è maggioranza si è tenuto mercoledì sera, in presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha mandato un avviso chiaro agli alleati: con poche risorse, e con l'aggiunta delle guerra in Israele, non potranno esserci troppe concessioni ai partiti. Tradotto: non ci sarà spazio per gli emendamenti per la maggioranza. E i capigruppo sembrano aver recepito il messaggio: "Siamo d'accordo con il quadro che ci è stato delineato e con quanto verrà indicato nella legge di Bilancio. La maggioranza sarà estremamente collaborativa e non ci sarà alcun assalto alla diligenza", ha assicurato il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Tommaso Foti. Stesso messaggio arriva dal Carroccio: "L'obiettivo comune è chiudere una manovra che sappia rispondere in primis alle classi più in difficoltà del Paese. Per quanto ci riguarda la Lega punta a chiudere in tempi rapidi la legge di Bilancio per dare un segnale importante anche all'Europa".

74 CONDIVISIONI
239 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views