Manovra, cosa succederà al Superbonus 110% nel 2024: le nuove regole tra proroghe e sconti
Le regole sul Superbonus al 110% cambieranno. Per il momento, in vista anche della prossima manovra, in tanti, imprese e Ance, chiedono una proroga almeno per i condomini, visto che secondo il rapporto Enea a fine luglio i lavori condominiali ancora da ultimare ammontavano a quasi 12 miliardi, con 20mila cantieri aperti, che difficilmente potranno essere chiusi entro fine anno. Il Superbonus, che con il governo Meloni è sceso al 90%, è rimasto al 110% solo per i condomini che avevano approvato i lavori e presentato la Cila entro novembre del 2022.
Il governo è anche alla ricerca di una soluzione per andare incontro agli ‘esodati del Superbonus' famiglie e imprenditori che non riescono a sbloccare i crediti fiscali incagliati, dopo il blocco degli acquisti dei crediti da parte delle banche. Secondo le stime rese note dall'Ance gli esodati del Superbonus sarebbero 320mila persone, con crediti incagliati pari a 30 miliardi di euro. E intanto decine di migliaia di cantieri sono fermi per mancanza di liquidità.
Le ultime novità sulla proroga del Superbonus 110%
L'esecutivo sta valutando di allungare la misura di 3 mesi, per permettere di completare i cantieri. La proroga, che estenderebbe ai primi tre mesi del 2024 la possibilità di usare l’agevolazione in scadenza a fine anno, sarebbe comunque vincolata al raggiungimento di una certa soglia di avanzamento dei lavori, che potrebbe aggirarsi intorno al 60-70%.
Per il governo il Superbonus ha un impatto troppo elevato sulla finanza pubblica: ad oggi è costato 21 miliardi, e il governo stima ci sia un conto da pagare di 109 miliardi.
Se l'esecutivo non dovesse prorogare lo strumento per i lavori già avviati sarebbe un problema, perché lo sconto passerebbe al 90% per la parte di lavori ancora non terminata.
Come potrebbe cambiare il Superbonus dal 2024
Se non ci fosse un intervento del governo il Superbonus scadrà a fine anno per villette e condomini. Per le villette infatti già c'è stata una prima proroga: in questo caso lo sconto vale solo se entro la data del 30 settembre 2022 sono stati effettuati almeno il 30% dei lavori. La condizione richiesta per condomini è che i lavori siano partiti nel 2022.
Il governo sta discutendo in questi giorni di possibili proroghe, a partire appunto dai condomini. Per questi lavori si potrebbe andare oltre dicembre, prevedendo un allungamento di tre mesi, cioè fino a marzo 2024. L'idea è comunque quella di fissare una soglia di avanzamento lavori al 60-70% entro fine settembre oppure ottobre. Per le villette, invece, lo sconto pieno dovrebbe terminare a fine anno.
Una delle ipotesi è che l'eventuale proroga per i condomini sia in qualche modo legata al reddito, o se tutti i lavori, a prescindere dall'Isee, potranno essere completati con le vecchie regole, purché si sia raggiunta una determinata soglia di avanzamento.
Per i lavori che sono iniziati quest'anno, che beneficiano dello sconto del 90%, è stato previsto un tetto di reddito di 15mila euro, ma solo per le villette unifamiliari. Per i condomini, invece, non ci sono limiti. Per i nuovi lavori che partiranno nel 2024 la percentuale di sconto è stata già indicata: non sarà oltre il 70%.