Manovra, c’è l’accordo: in pensione a 64 anni e 38 di contributi, ok a Quota 102 per il 2022
Si è chiusa ieri con la cabina di regia la legge di bilancio, che sarà varata nel Consiglio dei ministri previsto per oggi: l'accordo sulle pensioni, che prevede il superamento di Quota 100, è stato raggiunto. "Ora dobbiamo lavorare per rendere il nostro Paese ancora più equo e coeso", ha detto Draghi.
Dopo una difficile trattativa, che partiva dal presupposto di un ritorno, seppur graduale, alla legge Fornero, si è trovato un punto d'incontro nella maggioranza: via libera a Quota 102 per un anno – la Lega aveva chiesto Quota 102 per un biennio – poi si metteranno a punto nuovi interventi di flessibilità in uscita più mirati. L'idea del governo è quella di costruire già dall'inizio del prossimo anno un percorso insieme ai sindacati, per arrivare a una riforma più strutturale che scongiuri il ritorno pieno della legge Fornero, e che includa anche Opzione donna e un anticipo pensionistico per i lavoratori a basso reddito rimasti senza lavoro. Esulta Matteo Salvini, contento di poter rivendicare almeno un risultato: non si uscirà dal lavoro a 67 anni per il 2022, ma a 64 anni con 38 di contributi. A questo si affiancherà un fondo da 4-500 milioni per sostenere i pensionamenti anticipati nelle piccole e medie imprese.
Nella legge viene allargata la platea dell'Ape sociale, e confermata Opzione donna, che permette alle donne che in genere hanno avuto lavori discontinui di andare in pensione a 58 e 59 anni e 35 di contributi.
Quali sono le altre misure in manovra
È stato confermato durante la riunione di ieri anche l'impianto da 23,4 miliardi, 8 dei quali sono destinati alla riduzione della pressione fiscale. I sindacati e il Partito Democratico vorrebbero che questi ultimi venissero impiegati per diminuire il carico fiscale sul lavoro dipendente (riduzione Irpef), mentre Italia viva, Lega e Forza Italia li vorrebbero utilizzare per una riduzione dell'Irap. Ma su questo deciderà il Parlamento.
Il testo contiene anche la stretta sul reddito di cittadinanza: verranno inaspriti i controlli e ci sarà un taglio dell'assegno per i beneficiari del sussidio che rifiutano due proposte di lavoro. Prorogato il Superbonus, che viene esteso anche alle villette. Il cashback invece, nonostante gli appelli del leader M5s Giuseppe Conte, non ci sarà. La misura era stata già sospesa nel secondo semestre di quest'anno, ma per il primo semestre del 2022 era ancora disponibile una dote di 1,2 miliardi.