Manovra, Cattaneo (FI): “Nessuna nuova tassa, su Superbonus e catasto meglio fermarsi”

Il deputato di FI Alessandro Cattaneo commenta con Fanpage.it i lavori per far quadrare i conti in vista della manovra. Nelle ultime ore il dibattito si è acceso sull’ipotesi di aggiornare i valori catastali delle case oggetto di efficientamento energetico, con un conseguente aumento di Imu e altre imposte.
A cura di Giulia Casula
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Tra revisione degli estimi catastali, allineamento delle accise e probabili tagli alle varie voci di spesa dei ministeri i "sacrifici per tutti" annunciati dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in vista della manovra sembrano concretizzarsi. "No, sono tutte manovre in realtà tese a confermare il taglio delle tasse sul costo del lavoro e su altro che è ciò che noi vogliamo", dice a Fanpage.it il deputato di Forza Italia, Alessandro Cattaneo.

"Sono solo delle efficienze che noi facciamo dentro il bilancio dello Stato perché prima di chiedere un euro in nuove tasse agli italiani, noi ci domandiamo se come Stato possiamo risparmiare e la risposta è sì, lo facciamo", spiega l'azzurro .

Resta il fatto però, che ora chi ha effettuato lavori di efficientemente energetico dovrà rivedere il valore del proprio immobile e di conseguenza le tasse da pagare sulla casa aumenteranno. Tra queste ci sono l'Imu sulle seconde case ad esempio, le tasse di registro, ma anche la Tari, l'imposta sui rifiuti e altre. "Mettiamola semplice: sul catasto non c'è nessuna riforma, nessuna nuova tassa. Noi come Forza Italia ci metteremmo di traverso subito altrimenti", chiarisce Cattaneo. "Giorgetti ha detto che si tratta solo degli immobili fantasma ma questo c'è già anche nelle nostre proposte con il governo Draghi", aggiunge.

Il titolare del Mef ha spiegato però che il ritocco al rialzo delle rendite catastali riguarderà sia le proprietà non censite che gli immobili che hanno beneficiato di bonus edilizi. "Sul tema del Superbonus 110% ha posto un tema di metodo. Uno che ha una casa di 80 mq in periferia a Milano, ha fatto i lavori col 110, c'è un adeguamento catastale che vale 100 euro in più, ma lui magari ha fatto dei dei lavori che hanno avuto un beneficio di 30-40 mila euro, beh, insomma, lo Stato in questo caso ha dato di più di quello che prende", replica il parlamentare.

Secondo Cattaneo, tuttavia, occorrerà prestare attenzione a "come realizzare nel concreto questa revisione perché oggi il catasto va per zone in città e quindi è difficile andare a beccare diciamo appartamento per appartamento". Da Forza Italia quindi suggeriscono che sarebbe meglio fermarsi su questo. "Sì, il principio lo possiamo anche condividere, ma credo che poi sia molto esiguo quello che si può andare a prendere", dice il forzista.

"In generale non diamo messaggi confusi: in questa finanziaria non ci sono nuove tasse sugli italiani, ma anzi continuiamo a confermare i tagli delle tasse", aggiunge poco prima di chiarire che nella maggioranza fila tutto liscio. "Non ricordo mai a memoria che nella vicinanza una legge di bilancio non ci sia un po' di dibattito interno, ma assolutamente nessuna tassa", ribadisce.

Se è vero che ogni sessione di bilancio si presya a essere un momento in cui emergono potenziali frizioni e differenze tra gli alleati di qualsiasi coalizione di governo, è pur vero che questa legge è più particolare rispetto a quelle approvate negli ultimi anni. In primo luogo perché c'è il nuovo Patto stabilità, che impone delle regole rigide di rientro del debito per Paesi eccessivamente indebitati come l'Italia, e poi perché per questa manovra sono necessari almeno 15 miliardi di coperture per le diverse misure messe in cantiere dal governo. Interventi attesi, che in qualche modo dovranno essere finanziati. "Ho letto l'intervista del presidente di Abi, Antonio Patuelli, che dice che ad agosto ci sono decine di miliardi di euro di extra gettito fiscale, non perché abbiamo alzato le tasse, ma al contrario perché abbassandole abbiamo creato più lavoratori e quindi in proporzione pagano più tasse", replica Cattaneo.

"Vanno bene le entrate finanziarie anche perché sono degli investimenti importanti in corso, insomma i macro numeri dell'economia italiana sono solidi e positivi. Questo ci deve incoraggiare a continuare nel nostro percorso", aggiunge. Palazzo Chigi però, si trova davanti a un bivio: se non si mettono nuove tasse andranno tagliate le spese e questo significa che si potrebbe arrivare a tagli consistenti, magari sull'istruzione o su qualche altro settore. "La spesa pubblica negli ultimi 15 anni è aumentata molto", ribatte l'azzurro.

"L'altro giorno abbiamo mostrato nella nostra giornata dell'economia un grafico in cui la spesa per assistenza in Italia è raddoppiata nel giro di 15 anni ma non ha risolto il tema dei poveri. Questo vuol dire che c'è un tema di inefficienza su come lo Stato spende quei soldi", osserva. "Allora faccio io una domanda: ma siamo sicuri che in Italia non si possono fare dei tagli al carrozzone che in realtà sono efficienza e quindi ben venga qualche taglio a quelle montagne di soldi per metterlo come meno tasse degli italiani? Secondo noi liberali sì, è la ricetta più giusta ed equa", conclude.

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