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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Manovra, cambia il Reddito di cittadinanza: non c’è la riduzione automatica dell’assegno dopo 6 mesi

Nell’ultima versione della manovra vengono introdotte modifiche al Reddito di cittadinanza: l’assegno sarà ridotto di 5 euro per ciascun mese a partire dal mese successivo a quello in cui si è rifiutata un’offerta congrua di lavoro, e non dopo sei mesi in automatico, come era invece nella prima versione della legge di bilancio.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nell'ultima versione della manovra di bilancio sono state apportate alcune modifiche alle principali misure. Aumentano gli articoli del testo, che dovrebbe essere inviato in Senato nelle prossime ore per essere discusso: la bozza approdatalo scorso 28 ottobre in Consiglio dei ministri era di 185 articoli, la nuova versione ne contiene 219 articoli, 34 in più. Viene confermato il fondo da 8 miliardi per il taglio delle tasse, che il Parlamento dovrà decidere come impiegare.

Modifiche al Reddito di cittadinanza

Nell'ultima versione del testo cambia anche il Reddito di cittadinanza: l'assegno verrà tagliato di 5 euro per ciascun mese a partire dal mese successivo a quello in cui si è rifiutata un'offerta congrua di lavoro, e non dopo sei mesi in automatico. È stato eliminato quindi il decalage automatico dal sesto mese, misura prevista nel testo approvato dal Cdm. L'assegno si perde del tutto alla seconda offerta declinata (non alla terza come avviene adesso).

Nel provvedimento si introducono anche paletti per legare di più la misura alle politiche attive del lavoro e si mettono degli obblighi in capo al beneficiario che se non adempiuti portano allo stop dell'assegno: "La ricerca attiva del lavoro è verificata presso il centro per l'impiego in presenza con frequenza almeno mensile; in caso di mancata presentazione senza comprovato giustificato motivo si applica la decadenza dal beneficio". Inoltre, "il Patto per l'inclusione sociale prevede in ogni caso la frequenza almeno mensile in presenza presso i servizi di contrasto alla povertà al fine della verifica dei risultati raggiunti e del rispetto degli impegni assunti nell'ambito del progetto personalizzato; in caso di mancata presentazione senza comprovato giustificato motivo si applica la decadenza dal beneficio". I Patti per il lavoro e i Patti per l'inclusione sociale, si legge ancora nel testo, "prevedono necessariamente la partecipazione periodica dei beneficiari ad attività e colloqui da svolgersi in presenza".

Un'altra novità rispetto al testo approvato dal Consiglio dei ministri, è la mancata prororga del contratto per i Navigator: la scadenza del contratto rimane il 31 dicembre 2021, e il governo non intende rinnovarlo. Verrà dato spazio invece alle Agenzie private per il lavoro iscritte all'Albo e autorizzate dall'Anpal, che potranno "svolgere attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro per i beneficiari di Rdc", affiancando i Centri per l'impiego. Per ogni assunto è riconosciuto alle agenzie il 20% dell'incentivo previsto per il datore di lavoro.

Cambia Opzione Donna

Tra le principali novità c'è anche la modifica di Opzione Donna, che era stata anticipata nei giorni scorsi. L'anticipo della pensione per le donne, per il quale nella prima versione del testo veniva alzato a 60 anni il requisito di età per le lavoratrici dipendenti e a 61 per quelle autonome, nella versione aggiornata cambia: la misura viene prorogata per un anno con i requisiti attuali, con 58 anni per le dipendenti e 59 per le lavoratrici autonome.

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