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Manovra 2024

Manovra, Bombardieri: “Dicevano no alla Fornero ma era propaganda, sarà più difficile andare in pensione”

“Nonostante le promesse elettorali di non tornare alla Fornero, per ora diminuiscono le possibilità di andare in pensione e si allunga di un anno l’età per lasciare il lavoro – attacca il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in un’intervista a Fanpage.it sulla manovra del governo Meloni – tutti i confronti che abbiamo fatto con la ministra del Lavoro erano finti”. Per ora si procederà con degli scioperi regionali.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Nel giorno in cui si inaugura a Roma il nuovo murales del sindacato per ricordare la battaglia contro i morti sul lavoro, Pierpaolo Bombardieri non nasconde la delusione. Il giudizio sulla manovra del governo Meloni è fortemente negativo, spiega in un'intervista a Fanpage.it, dopo mesi di incontri finti e tavoli inutili.

Segretario Bombardieri, perché il vostro giudizio sulla manovra è negativo?

Perché non dà risposte a tante richieste fatte nelle piattaforme unitarie che riguardano lavoro, fisco e previdenza.

Avete già chiesto a Cgil e Cisl di avviare un percorso unitario per degli scioperi regionali, poi seguirà uno sciopero generale?

Intanto ragioniamo su questa proposta. Continuiamo la mobilitazione già in corso con ore di sciopero, ponendo temi regionali come sanità, lavoro e istruzione.

Di sciopero generale non se ne parla per ora?

Abbiamo fatto una proposta di ore di sciopero a livello regionale, per adesso continuiamo così.

Parliamo di pensioni allora, qui il bilancio è il seguente: da Quota 103 si passa a 104, Opzione donna viene praticamente cancellata e Ape sociale non si sa bene cosa diventerà

In sintesi sarà più difficile andare in pensione. Tutti i confronti che abbiamo fatto con la ministra del Lavoro erano finti, perché questi temi non sono mai stati illustrati. E nonostante le promesse elettorali di non tornare alla Fornero, per ora diminuiscono le possibilità di andare in pensione e si allunga di un anno l'età per lasciare il lavoro.

Questi incontri con il governo allora che senso hanno?

Servono semplicemente per comunicarci le linee di indirizzo, spesso di carattere generale.

C'è però il rinnovo del taglio del cuneo fiscale che avete sempre chiesto, su questo siete soddisfatti?

Era già stato fatto. Gli stipendi di dicembre e di gennaio saranno uguali, a differenza di alcune cose che ho letto. Non aumenteranno. Nemmeno diminuiranno certo, ma avevamo chiesto da tempo di consolidare le risorse. Questo tema si riproporrà allo stesso modo il prossimo anno.

Però il governo lo rivendica

Ho letto cose incredibili, c'è chi parla di un aumento di 1260 euro. Questa è propaganda allo stato puro. Si dà una sensazione strana alle persone, che ci sia un aumento che non c'è.

Per il rinnovo dei contratti della Pa il governo ha messo 5 miliardi di euro, è abbastanza?

Bisognerà vedere come sono articolate queste risorse, l'ambito di intervento dei dipendenti del pubblico impiego è molto ampio. Se anche applicassimo quelle risorse a tutti i lavoratori del comparto, comunque non si riuscirebbe a recuperare sull'inflazione.

La sostanza è che anche l'anno prossimo gli stipendi varranno meno di quanto valgono ora…

Esatto, continuiamo a dire che il problema principale è salariale. Avevamo chiesto di intervenire per stimolare i contratti del settore privato, la detassazione degli aumenti contrattuali, della contrattazione di secondo livello. La risposta è arrivata solo su pochi benefit da qualche migliaio di euro.

Le politiche sulla natalità e sulla parità di genere la convincono?

È un grande tema che non può più essere affrontato con i bonus. Vorremmo che cominciasse un'era di misure strutturali, che rimangano. Le donne di questo Paese ne hanno il diritto, per programmare la loro vita, lavorativa e privata.

Sulla sicurezza sul lavoro invece non c'è niente?

Nulla. Avevamo chiesto di dedicare due miliardi di avanzo di bilancio dell'Inail a investimenti sulla sicurezza, ma non hanno voluto spendere neanche 500mila euro per la formazione. Non ci sono risposte, nonostante tante chiacchiere.

Cosa vi aspettate a questo punto? Un dialogo vero da qui a fine anno?

Faremo la mobilitazione per sostenere le nostre proposte e ci aspettiamo che il governo apra una discussione. Ovviamente abbiamo letto anche noi le dichiarazioni in cui i ministri chiedono di evitare gli emendamenti. Vorrà dire che avranno rifiutato il confronto con il sindacato e resteremo su posizioni distanti.

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