Manovra: aumentano i fondi per il rinnovo dei contratti per i dipendenti pubblici

"Sono ampliati gli stanziamenti del triennio 2019-2021 per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego del comparto Stato": così il comunicato stampa del Consiglio dei ministri in merito all'approvazione della manovra alla voce "Rinnovo dei contratti pubblici". Ieri, Fabiana Dadone, la ministra del Movimento Cinque Stelle della Funzione pubblica aveva anticipato, in seguito ad una riunione con i sindacati: "Per quanto riguarda la contrattazione e il triennio 2019-2021, il Governo sta facendo un grande sforzo in legge di Bilancio allo scopo di garantire continuità dopo il rinnovo dei precedenti tre anni. Dobbiamo certamente rafforzare gli organici e attirare tanti giovani che possano vedere nella Pubblica amministrazione una vera opportunità di realizzazione".
Anche il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, aveva incontrato i rappresentati dei sindacati il giorno precedente in vista dell'approvazione della legge di Bilancio, e aveva concretizzato in termini numerici lo sforzo del governo nei confronti dei contratti dei dipendenti pubblici. Come spiega il Messaggero, Gualtieri ha indicato che a pieno regime del provvedimento, cioè entro il 2021, ci saranno 3,175 miliardi di euro stanziati per il rinnovo del contratto degli statali. La cifra è aumentata di 1,4 miliardi rispetto a quanto già messo a disposizione dal governo precedente.
L'incontro della ministra con i sindacati
La ministra ha poi continuato spiegando di aver dato ai rappresentanti dei lavoratori delle "garanzie sul rilancio occupazionale della Pa, che è premessa essenziale, dopo anni di blocco del turn over, per un reale miglioramento dei servizi resi. Abbiamo rassicurato sullo scorrimento delle graduatorie in essere e sull’impegno massimo per la formazione continua che non può non avere un focus forte rispetto alla sfida della digitalizzazione; solo così potremo rendere la macchina dello Stato più semplice e sostenibile anche sotto l’aspetto ambientale".
Infine, Dadone ha spiegato che il suo ministero si sta impegnando per "migliorare le presazioni degli sportelli unici", per "implementare la modulistica standard e razionalizzare i controlli" e per "rendere l'attività regolatoria più stabile e qualitativamente migliore". La ministra ha quindi concluso: "La Pubblica amministrazione deve sostenere il sistema economico, non ostacolarlo. Solo così l’intero Paese potrà rilanciarsi davvero".