Manovra, allo studio bonus befana per chi paga con carta e bancomat: cos’è e come funziona
La lotta all’evasione, da attuare attraverso un incentivo ai pagamenti elettronici, potrebbe arricchirsi di un nuovo strumento, al momento allo studio del governo e del ministero dell’Economia. L’idea che circola in queste ore è quella di una sorta di super-bonus per chi utilizza le carte e i bancomat per i pagamenti, preferendoli al contante. Una misura che riguarderebbe soprattutto i settori con un più alto rischio di evasione. E che, chiaramente, andrebbe di pari passo con il meccanismo del cashback che proprio in questi giorni si sta definendo. Il cashback, ovvero la restituzione di parte dell’Iva a chi paga con la carta o il bancomat, sarebbe su base mensile. Questo altro meccanismo, invece, permetterebbe di restituire una parte della cifra spesa una volta ogni tanto. E l’ipotesi principale è quella di farlo a inizio anno. Tanto che circola già un nome per questa misura: il bonus della befana.
Si tratta di una misura che per il momento viene solo ipotizzata come una tra quelle possibili: andrebbe inserita nella legge di Bilancio per incentivare l’uso della moneta elettronica. E farebbe parte anche dell’inquadramento all’interno del piano complessivo della nuova Iva, con la rimodulazione delle aliquote. Secondo quanto riporta l’agenzia Dire, il super-bonus varrebbe per chi spende almeno duemila euro l’anno con carte e bancomat per beni considerati a rischio evasione. Si tratterebbe, quindi, dei settori come la ristorazione o i lavori di manutenzione in casa.
Bonus befana, a quanto potrebbe ammontare
Il rimborso potrebbe essere del 10% una tantum (ma questa è solo una delle ipotesi) e verrebbe erogato, come detto, a inizio gennaio. È possibile che venga imposto un limite alla cifra che verrà poi restituita: non più di 475 euro totali, secondo le prime informazioni trapelate. Secondo un’altra delle ipotesi di cui si parla l’eventuale bonus befana potrebbe crescere con un aumento della spesa. Ma c’è anche chi preferisce che le stesse risorse vengano erogate attraverso una detrazione e non come recupero cash della spesa.
La rimodulazione dell’Iva non dovrebbe portare, secondo quanto spiega l’Adnkronos, a un aumento su alcun tipo di prodotto. Vengono quindi esclusi da questa possibilità anche i beni di lusso. Secondo l’agenzia di stampa il super-bonus di gennaio, invece, potrebbe andare per spese fino a 2.500 e potrebbe prevedere una restituzione del 19% (più alto del 10% di cui parlano altre fonti, quindi). Questi soldi dovrebbero andare direttamente sul conto corrente del consumatore all’inizio del nuovo anno. Il massimo sarebbe quindi di 475 euro, sempre che vengano mantenute le cifre finora indicate: 2.500 euro di tetto massimo e uno ‘sconto’ del 19%.