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Manovra 2025

Manovra 2025, al via l’esame alla Camera dopo la firma di Mattarella: tutte le novità dalle pensioni ai bonus

È composto da 144 articoli, secondo la bozza bollinata, il testo della legge di bilancio 2025, firmata oggi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e depositata alla Camera. Tutte le novità nel testo e le misure della prossima manovra finanziaria.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il testo della manovra di bilancio 2025, approvato dal Quirinale, è stato depositato alla Camera, dove inizia l'iter. Contiene 144 articoli, che comprendono le misure fiscali, come la conferma del taglio del cuneo e l'annunciato riordino delle detrazioni fiscali – previsto un taglio sulle detrazioni per chi ha un reddito oltre i 75mila euro ma con vantaggi che crescono in base al numero dei figli – le norme sulle pensioni, con il mini-ritocco sugli assegni minimi, quelle sulla revisione della spesa e i nuovi bonus in arrivo. Vediamo tutte le novità.

Il testo integrale della legge di Bilancio in Pdf

Come cambiano le detrazioni fiscali con la manovra 2025

Nel testo della legge di Bilancio c'è il riordino delle detrazioni: in particolare nel calcolo delle detrazioni conterà il numero di figli per i soggetti con reddito complessivo "superiore a 75.000 euro" (il cosiddetto quoziente familiare).

"Fermi restando gli specifici limiti previsti da ciascuna norma agevolativa, per i soggetti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro gli oneri e le spese per i quali è prevista una detrazione dall'imposta lorda, sono ammessi in detrazione fino a un ammontare calcolato moltiplicando l'importo base determinato ai sensi del comma 2 in corrispondenza del reddito complessivo del contribuente per il coefficiente indicato nel comma 3 in corrispondenza del numero di figli", si legge nella norma. L'importo base è pari a 14.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 75.000 euro; 8.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 100.000 euro.

In base al ddl Bilancio il coefficiente da utilizzare nelle detrazioni delle famiglie è pari a: 0,50, se nel nucleo familiare non sono presenti figli; 0,70 se nel nucleo familiare è presente un figlio; 0,85 con due figli e 1 se nel nucleo familiare sono presenti più di due figli. Dunque, in assenza di figli la cifra è dimezzata (moltiplicata per il coefficiente di 0,5); per quanti hanno un solo figlio ridotta moltiplicando per un coefficiente di 0,85; resta pari se si hanno più di tre figli o figli con disabilità. Un contribuente oltre i 100mila senza figli potrà detrarre dunque fino a quattromila euro.

E sempre sulle detrazioni, si specifica inoltre che "sono escluse dal computo dell'ammontare complessivo degli oneri e delle spese le spese sanitarie detraibili" così come "sono esclusi" gli oneri "sostenuti in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2024". Inoltre "a fini del presente articolo il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale".

Taglio cuneo fiscale: incrementi busta paga fino a 40mila euro

Cambia il meccanismo che consente di gonfiare le busta paga dei lavoratori dipendenti fino a 40mila euro, estendendo gli effetti previsti prima fino a 35mila euro con il taglio del cuneo contributivo. La norma è disegnata in modo diverso.

Il primo articolo normativo della legge di bilancio conferma le attuali aliquote Irpef – aliquota del 23% per i redditi fino a 28.000 euro; aliquota del 35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro; aliquota del 43% per i redditi che superano 50.000 euro – e alza la base delle detrazioni sul lavoro da 1.880 a 1.955 euro.

Poi prevede, fino a 20.000 euro di reddito, il riconoscimento di un bonus non tassabile che varia in funzione del guadagno:

  • 7,1% fino a 8.500 euro
  • 5,3 per cento tra 8.500 e 15.000 euro
  • 4,8 per cento tra 15.000 e 20 mila euro.

Superato questo importo si passa ad un meccanismo di detrazioni aggiuntive che vanno riconosciute in busta paga: 1.000 euro tra 20mila e 32mila euro, e poi un decalage fino a 40mila euro.

Per le banche rinvio delle deduzioni

Per le banche non c'è una tassazione degli extraprofitti, ma come anticipato da Giorgetti in conferenza stampa, c'è il rinvio delle deduzioni delle quote delle svalutazioni e perdite dei crediti e dell'avviamento correlate alle Dta. Di fatto un rinvio dell'utilizzo di alcuni sconti fiscali. La deduzione della quota dell'11% dei componenti negativi ai fini Ires e dell'Irap del 2025, è differita "in quote costanti, al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026 e ai tre successivi". Quella del 4,7% per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026, "è differita, in quote costanti, al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2027 e ai due successivi". Quelle del 13% e del 10% per i periodi d'imposta 2025 e 2026 sono differite "in quote costanti, rispettivamente" al 2026 e ai tre anni successivi e al 2027 e ai due anni successivi.

Un contributo è richiesto anche alle assicurazioni: l'imposta di bollo sui contratti di assicurazione sulla vita sarà versata, a decorrere dal 2025, dalle imprese di assicurazione. Tuttavia, si specifcia, l'ammontare corrispondente all’imposta di bollo versato dall’impresa di assicurazione sarà "computato in diminuzione della prestazione erogata alla scadenza o al riscatto della polizza".

Cosa c'è per le famiglie: bonus bebè e potenziamento dei congedi parentali

Nella legge di Bilancio arriva il bonus bebè per i prossimi due anni: al fine di incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno, per ogni figlio nato o adottato dal primo gennaio 2025 è riconosciuto un importo una tantum pari a 1.000 euro, erogato nel mese successivo al mese di nascita o adozione, ma solo per le famiglie con Isee non superiore a 40.000 euro annui. Costo della misura, secondo quanto previsto da ddl Bilancio depositato alle Camere, è di 330 milioni di euro per l'anno 2025 e 360 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2026.

Inoltre viene esteso il congedo parentale retribuito all'80% da due a tre mesi. E ancora, si rafforza il bonus asili nido. Il ddl Bilancio prevede un incremento della spesa di 5 milioni di euro annui a decorrere dal 2025 e l'esclusione del computo dell'Assegno unico per la richiesta del bonus. Inoltre le misure di supporto al pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido vengono estese alle famiglie con un solo figlio. A questo scopo la dotazione è incrementata di 97 milioni di euro per l'anno 2025, 131 milioni di euro per l'anno 2026, 194 milioni di euro per l'anno 2027, 197 milioni di euro per l'anno 2028 e 200 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2029.

Aumentano le pensioni minime: lieve ritocco fino a 617 euro

Rialzo light per le pensioni minime il prossimo anno. In base alle nuove disposizioni contenute nella manovra, che prevede per il prossimo anno un rialzo del 2,2% rispetto al trattamento minimo prima della maggiorazione (598,61 euro) e dell'1% dell'inflazione del 2024. La perequazione è inferiore al 2,7% prevista per il 2024. L'importo erogato sarà quindi pari a 617,88 euro, soltanto 3 euro in più rispetto ai 614,77 euro del 2024. L'aumento sarà di 1,3 punti percentuali per l'anno 2026.

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