Manifestazioni del 5 e 6 aprile su riarmo e Europa: quali partiti partecipano e chi ha detto di no

Sabato 5 aprile si terrà la manifestazione organizzata dal Movimento 5 Stelle contro il piano di difesa europeo stilato dalla Commissione Ue. "Basta soldi per le armi. Fermiamoli!", è lo slogan del corteo che partirà da Piazza Vittorio Emanuele II a Roma, alle 13.00, e terminerà in via dei Fori Imperiali, dove verrà allestito un palco. Accanto alla manifestazione dei 5s, il 6 aprile Bologna e Firenze ospiteranno l'iniziativa "una piazza per l'Europa", che replica quella tenutasi a Roma lo scorso 15 marzo su idea del giornalista Michele Serra.
Chi ci sarà alla manifestazione del 5 aprile contro le armi
Gli occhi sono puntati soprattutto sull'evento lanciato dal partito di Giuseppe Conte, che aveva deciso di sfilarsi dalla manifestazione per l'Ue, a cui aveva preso parte invece il resto dell'opposizione (nel dettaglio Pd, Azione, Italia Viva, +Europa e Alleanza Verdi-Sinistra), con oltre 30mila persone riunite in piazza del Popolo. La manifestazione dei 5S contro il riarmo europeo punta a raggiungere gli stessi numeri, ma sulle adesioni restano delle incognite.
Alleanza Verdi-Sinistra, che sul tema della difesa è allineato ai pentastellati, ha fatto sapere che ci sarà. "Noi ci andremo", ha detto oggi il leader Nicola Fratoianni. "Io e Bonelli saremo presenti, Conte ci ha invitato e quindi andremo come facciamo tutte le volte che siamo invitati, condividiamo gli elementi di fondo di questa manifestazione su molte di queste questioni abbiamo posizioni che sono molto convergenti e quindi non abbiamo difficoltà ad esserci", ha dichiarato.
Nonostante le critiche di Matteo Renzi nei confronti del piano di Ursula Von der Leyen, è improbabile la partecipazione di Italia Viva all'iniziativa, così come quella di Azione, soprattutto alla luce del duro attacco rivolto da Carlo Calenda al M5s in occasione del congresso del partito. Ha aderito invece, Rifondazione Comunista, mentre la Cgil si è sfilata. "Non aderiamo a manifestazioni di partito", ha spiegato il segretario Maurizio Landini (che pure era presente al corteo del 15 marzo assieme a Cisl e Uil). "Poi, le singole persone faranno quello che ritengono più opportuno", ha aggiunto.
All'interno del Partito democratico invece, per ora restano in silenzio. La linea dettata da Elly Schlein sul riarmo infatti, è quella emersa dalla risoluzione unitaria in cui il partito chiedeva all'Ue una ‘radicale revisione' del piano. In questi giorni Conte ha più volte auspicato una completa "inversione di rotta" della segretaria dem sul tema delle armi, ma l'eventuale partecipazione del Pd alla manifestazione potrebbe far storcere il naso all'ala riformista e riaccendere le tensioni all'interno del partito.
"Credo che Schlein non abbia bisogno dei miei consigli", ha commentato oggi la vicepresidente del Parlamento Anna Ascani. "Su questo ha scelto una linea testardamente unitaria e sceglierà pensando di mettere insieme questa necessità e le differenze che però ci sono e che non possiamo nascondere, per esempio sull'approccio rispetto alla grande questione della difesa europea", ha proseguito rispondendo a Ping Pong su Rai Radio1. "Siamo tutti d'accordo che serva una difesa comune, però ci sono differenze: credo che la segretaria cercherà di mettere tutto insieme e sceglierà cosa fare", ha aggiunto. E sulle divisioni dentro il Pd ha detto: "In realtà noi abbiamo scritto e votato una mozione alla Camera che il responsabile degli esteri Giuseppe Provenzano ha scritto molto bene e che dice cose molto più concrete della mozione di maggioranza, che era abbastanza vaga per tenere insieme tutti i pezzi. Il Pd ha votato compattamente e si è espresso compattamente", ha ribadito.
Quali partiti hanno aderito alla piazza per l'Europa del 6 aprile
Quanto alla manifestazione del 6 aprile, si tratterà di una seconda edizione della piazza per l'Europa promossa per rafforzare i valori europei da parte dei sindaci di Bologna e Firenze, Matteo Lepore e Sara Funaro. Secondo quanto si apprende, all'evento saranno presenti il giornalista Michele Serra (che aveva lanciato l'iniziativa del 15 marzo), l'ex premier Romano Prodi, Gad Lerner, Francesca Mannocchi, ma anche artisti, come Alessandro Bergonzoni, attori e attivisti. È prevista inoltre, la partecipazione del presidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) Gaeteano Manfredi. Hanno espresso il loro sostegno all'iniziativa anche +Europa e i Verdi.