Manfredi Palmieri, il candidato sindaco di Milano punta al ballottaggio: ‘La Moratti la butto dalla torre’

All'ombra della Madonnina, il Terzo Polo si candida a diventare il vero ago della bilancia delle elezioni comunali di Milano 2011. Il candidato sindaco Manfredi Palmieri snocciola in un'intervista al sito Affaritaliani.it i numeri del suo peso elettorale: una forbice tra il 10% e il 15%. Il risultato dei sondaggi condotti dal Terzo Polo è chiaro: “Siamo in crescita, e non abbiamo ancora raggiunto tutti i milanesi con il nostro messaggio. C'è molta indecisione e astensionismo: io su questo punto molto”.

Il ballottaggio alle elezioni 2011 milanesi diventa un'ipotesi concreta. Tra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia che non si riservano colpi bassi l'un l'altra, a godere potrebbe essere proprio il “terzo incomodo”: “Ci devo credere e ci voglio credere” si ripropone Palmieri riguardo la possibilità di avere un ruolo decisivo nel ballottaggio.

Ancora incerta la rete di alleanze al secondo turno: “Ci stiamo perdendo il percorso per guardare solo al punto di arrivo. In politica l'aritmetica conta, ma a noi interessa un percorso con la città. Io non ragiono in termini di contrattazione, io ragiono in termini propositivi per Milano”. Propositi che cozzano con il desiderio di “discontinuità” con quanto rappresentato da Letizia Moratti e Giuliano Pisapia.

Chi getta dalla torre Manfredi Palmieri? “Butto la Moratti. Letizia la conosco un po' meglio, quindi avrei più curiosità di rimanere per un po' con Giuliano”. Forse sono queste parole a scatenare la reazione sorpresa dell'attuale sindaco di Milano, che denuncia l'incoerenza del candidato del Terzo Polo. La scintilla è l'iniziativa di Manfredi Palmieri, che ha annunciato di volersi spostare con una sedia vuota per chiedere un incontro al primo cittadino.

E così, Letizia Moratti sbotta denunciando l'incoerenza del candidato sindaco Palmieri:

“In 4 anni e 8 mesi di governo comune della città abbiamo discusso e condiviso tutto, ma proprio tutto, delle scelte per Milano. Era sempre d'accordo, zelante e preciso. Ora tutto ad un tratto si accorge che la giunta di Centrodestra che guido è il grande male e non perde occasione per attaccare ogni cosa che dico. Ma lui dov'era in questi anni? Per carità, il suo comportamento è legittimo, ma gli elettori non sono stupidi. Gli consiglio di concentrarsi sui problemi veri della città e di esprimere proposte concrete”.